Cronaca locale

L'omaggio dei Vigili del fuoco di Palermo per gli agenti uccisi a Trieste è commovente

I vigili del fuoco di Palermo si sono stretti vicino ai colleghi della Polizia rendendo omaggio alle vittime del dovere, cadute in servizio a Trieste. Alla caserma Lungaro un minuto di silenzio e le sirene spiegate dei mezzi

L'omaggio dei Vigili del fuoco di Palermo per gli agenti uccisi a Trieste è commovente

Un lungo serpentone di mezzi dei Vigili del fuoco davanti la caserma Lungaro di Palermo ha commosso tutti. Un omaggio per rendere onore ai caduti nell'esercizio del proprio lavoro. In questi giorni sono tanti i messaggi di cordoglio ricevuti dalla polizia da parte di semplici cittadini e dalle altre forze dell’ordine. E anche i vigili del fuoco di molte città italiane, si sono stretti vicino ai colleghi della polizia rendendo omaggio alle vittime del dovere, cadute in servizio a Trieste. I vigili del fuoco del Comando Provinciale di Palermo, si sono recati presso la Caserma Lungaro della Polizia di Stato per rendere omaggio con il saluto della sirena, a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due poliziotti uccisi a Trieste.

E proprio a Trieste, dove il sindaco Roberto Di Piazza, ha dichiarato il lutto cittadino: “una fiaccolata silenziosa ha sfilato per Matteo e Pierluigi”. Lo scrive la Polizia di Stato sul profilo Twitter ufficiale. “Dopo un momento di preghiera organizzato all’esterno della Questura – prosegue – il lungo applauso in ricordo dei giovani poliziotti”. Ad anticipare la fiaccolata l’omelia con il vescovo della città, monsignor Giampaolo Crepaldi. “Due ragazzi a cui è stata tolta vita da una insensata follia omicida. E il dolore che questa città di Trieste conosce da sempre, per averlo trovato tante volte nella sua storia, è comparso di nuovo acuto e lancinante per la perdita di due giovani promettenti a cui è stato rubato il futuro. E così Trieste si ritrova dentro un quadro di orrore”.

È uno dei passaggi dell’omelia con cui il vescovo Crepaldi, ricorda gli agenti di 31 e 34 anni, colpiti a morte da Alejandro Augusto Stephan Meran, 29 anni, affetto da disagio psichico. Intanto il gip ha convalidato, accogliendo le richieste della Procura, l’arresto di Alejandro Augusto Stephan Meran, il dominicano accusato dell’uccisione dei due agenti. L’uomo, che si trova attualmente ricoverato e piantonato nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale di Cattinara di Trieste in terapia farmacologica, si è avvalso della facoltà di non rispondere agli inquirenti. Le salme dei due agenti resteranno a disposizione dell’autorità giudiziaria fino ad oggi.

Un provvedimento che accoglie in pieno la tesi accusatoria della procura.

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