Politica estera

Lagarde rompe il protocollo e attacca Trump: "È una minaccia"

Secondo la presidente della Bce, un ritorno del tycoon alla Casa Bianca porterebbe ad un disallineamento di Stati Uniti e Unione europea in materia di difesa, dazi e cambiamento climatico

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Christine Lagarde ha deciso di abbandonare la tradizionale posizione lontana dal dibattito politico dei capi delle banche centrali e non ha esitato a schierarsi contro Donald Trump. In un’intervista alla tv francese France 24, la presidente delle Bce ha sottolineato quelli che secondo lei sono i possibili rischi che l’Europa correrebbe in caso di una vittoria del tycoon alle elezioni di novembre.

Se vogliamo imparare le lezioni della storia, allora questa è chiaramente una minaccia”, ha affermato Lagarde. “Basta guardare l’atteggiamento che ha avuto sui dazi, oppure al suo approccio nei confronti della Nato o la sua posizione riguardo alla lotta contro il cambiamento climatico”. Secondo la leader della Banca centrale dell’Unione, durante la presidenza Trump “in queste tre aree gli interessi degli Stati Uniti non sono stati allineati con quelli dell'Europa”. Come sottolineato dal Financial Times, le sue dichiarazioni hanno destato una certa sorpresa visti i loro toni insoliti, “tuttavia sintetizzano la crescente ansia tra i leader europei riguardo alla prospettiva di una vittoria di Trump”. Una possibilità, questa, che i sondaggi presentano come piuttosto concreta. La maggior parte delle rilevazioni, infatti, indicano l’ex presidente in vantaggio sull’attuale inquilino della Casa Bianca Joe Biden, con un distacco variabile tra uno e otto punti percentuali. Il tycoon domina anche per quanto riguarda le primarie del Partito repubblicano. I suoi sfidanti, il governatore delle Florida Ron DeSantis e l’ex rappresentante permanente di Washington alle Nazioni Unite Nikki Haley, difficilmente riusciranno a colmare il divario.

Ad oggi, una delle principali preoccupazioni degli alleati europei è che un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca porterà ad uno sfilamento degli Usa dalla Nato, in un momento in cui l’Alleanza è tornata a svolgere un ruolo fondamentale in funzione anti-Russia. A questo proposito, il commissario per il mercato interno e i servizi dell’Unione Thierry Breton ha ricordato una conversazione privata del 2020 tra Ursula von der Leyen e l’ex presidente, durante la quale Trump ha affermato che “dovete capire che se l'Europa è sotto attacco, non verremo mai ad aiutarvi e a sostenervi”. Il politico francese ha definito queste parole “un grande campanello d’allarme”, sottolineando che “ora più che mai, sappiamo di essere soli”.

Secondo Breton è dunque necessario potenziare le capacità di autodifesa dei 27, rendendole “un pilastro” pronto per “qualunque cosa accada”.

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