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Grillo chiede la penale, ma per Affronte è "carta straccia"

Grillo impone il diktat: "O paga o si dimette". Ma lui ostenta serenità: "La penale che ho firmato è carta straccia"

Grillo chiede la penale, ma per Affronte è "carta straccia"

Marco Affronte ha lasciato da poche ore il gruppo Efdd all'Europarlamento e già emerge la questione più spinosa. Quella legata cioè alla penale da 250mila euro che pende sul capo di ogni grillino che osi cambiare gruppo, in dissenso o meno con la linea dettata dai capi.

Soldi che Grillo vuole incassare, sia pure con la promessa che verranno destinati ai terremotati dell'Italia centrale. Se Affronte non intende pagare, dovrà dimettersi, tuona il fondatore del MoVimento sul blog. Eppure l'europarlamentare riminese passato con i Verdi dopo che il M5s a Bruxelles era passato dagli euroscettici di Farage all'Alde e quindi di nuovo a Farage, spiega che "quel pezzo di carta non ha alcun valore legale".

"Quando siamo arrivati qui abbiamo firmato un foglio, non riesco a chiamarlo diversamente - racconta in una breve dichiarazione - in cui tra le altre cose c'era questa penale. Da quello che so non ha nessun valore legale, ha un valore meno di carta straccia. E non credo nemmeno - sostiene - che arriveranno al punto vergognoso di chiedere una cosa del genere".

Il deputato continuerà a fare parte delle Commissioni Pesca e Ambiente e, in quanto indipendente, manterrà autonomia di voto.

E mentre i Verdi danno il benvenuto a un parlamentare di cui riconoscono il "grande impegno ecologista", sulla pagina personale di Affronte gli utenti della rete si dividono fra chi si dice dispiaciuto e chi invece ne chiede le dimissioni.

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