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Avaaz, Ong "sorosiana", ora lancia una campagna contro Salvini

La politica italiana è in movimento, ma l'Ong Avaaz, che aveva già fatto discutere durante la scorsa campagna elettorale, è già in campo in opposizione a Matteo Salvini

Avaaz, Ong "sorosiana", ora lancia una campagna contro Salvini

"Caro ministro Salvini, Noi siamo italiani che non voteranno per lei alle prossime elezioni. Italiani che non cederanno all'odio e alle divisioni della sua campagna elettorale permanente". Inizia così, con una frase che non ha bisogno di alcuna spiegazione approfondita, l'appello che Avaaz, un'Ong riconducibile almeno alla visione del mondo e al movimentismo di George Soros e dell'universo democratico a stelle e strisce, ha pubblicato sul sua piattaforma web magari in vista delle possibili elezioni politiche anticipate del Belpaese.

Non c'è ancora la certezza sull'imminenza del prossimo appuntamento elettorale. Una linea di demarcazione, però, inizia a delinearsi. Avaaz è già schierata in opposizione a chi, in questo anno e mezzo, ha promosso per esempio la "linea dura" sulla gestione dei fenomeni migratori. Non è che ci sia molto da stupirsi.

Neppure un impegno concreto, una discesa in campo diretta da parte di questi attivisti, poi, costituirebbe una novità: già a marzo scorso, con il centrodestra presentatosi unito agli elettori, venne lanciata una campagna, diffusa anche online, per far sì che i candidati di quella coalizione potessero perdere in alcuni collegi considerati cruciali per il raggiungimento della maggioranza, quindi per la possibilità di dar vita a un esecutivo. Vennero diffusi richiami tesi a ""Votare in modo tattico".

Per il The Guardian, lo abbiamo riportato più volte, trattasi de "la rete di pressione politica online più grande e più efficace del mondo". Il destinatario di questa ennesima iniziativa, per ora, è Matteo Salvini, al quale viene inoltrata una sorta di lettera pubblica: quelli che presumiamo essere i sottoscrittori del testo che inizia con "Caro ministro Salvini", si definiscono "Italiani che rigettano gli insulti, la disinformazione, i capri espiatori...". "Non fanno per noi", aggiungono. Poi c'è l'elencazione delle priorità per l'Italia del domani: si va dalle battaglie ecologiste a quelle economico-sociali. E anche in relazione ai punti rubricati non si rintracciano troppi elementi innovativi. La parte finale è tutta un programma: "Noi - concludono sul sito di Avaaz - siamo italiani, siamo europei, siamo persone proprio come lei, e non smetteremo mai di insegnare ai nostri figli che cosa significa essere umani".

Sono ore calde per il destino dell'esescutivo italiano, ma la campagna elettorale sembra essere già iniziata.

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