Brexit

E col terremoto Brexit Gozi torna già in pista

L’ex sottosegretario per gli Affari europei nei governi guidati da Matteo Renzi e Paolo Gentiloni è stato eletto in Francia, nelle liste della Rèpublique en Marche del presidente Emmanuel Macron

E col terremoto Brexit Gozi torna già in pista

Con la Brexit e l’uscita di scena dei rappresentanti del Regno Unito da domani, primo febbraio, Sandro Gozi, ex sottosegretario per gli Affari europei nei governi guidati da Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, è parlamentare europeo. L'esponente di Italia Viva ed ex piddino è stato eletto in Francia, nelle liste della Rèpublique en Marche del presidente Emmanuel Macron, ed è tra i cinque eurodeputati francesi che prenderanno il posto degli eurodeputati britannici post-Brexit, andando a rimpolpare le file del terzo gruppo politico all’Europarlamento, Renew Europe, composto dagli europarlamenti dell'Alde (il Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa) e dal Pde, il Partito democratico europeo. L'ex sottosegretario è l'unico deputato eletto con nazionalità diversa da quella del Paese che lo ha votato.

Intervistato dall'agenzia di stampa Agi, Sandro Gozi tende una mano ai colleghi italiani e si presenta come "interlocutore che parla la loro lingua nel terzo gruppo dell’Europarlamento". "Credo sia un’opportunità per l’Italia - spiega - finora assente dal terzo gruppo del Parlamento, uno dei più attivi, uno di quelli che ha dettato l’agenda europea a partire dal sostegno a Ursula Von Der Leyen". Nato a Sogliano al Rubicone in provincia di Forlì-Cesena, Gozi si dice contento della vittoria nella "sua" Emilia-Romagna del candidato di centro-sinistra Stefano Bonaccini: "È una bella notizia per gli italiani e anche per gli europei. Sarebbe stato drammatico - ha detto - se l’Emilia Romagna avesse perso di fronte alla strategia violenta, demagogica e nazionalista di Salvini. In Emilia Romagna hanno vinto il buongoverno, la saggezza degli emiliano-romagnoli, il loro forte senso civico". Tuttavia, ha sottolineato che "battere Salvini in Emilia Romagna non vuol dire avere vinto la partita nazionale".

Gozi, che parla un francese impeccabile, ha lavorato per 10 anni alla Commissione europea e dal 2018 presiede l'Unione dei federalisti europei. Renziano di ferro, manco a dirlo, è un convinto europeista: "Credo profondamente nell’Europa - spiega all'Agi - Ne sono innamorato, ho lavorato 10 anni alla Commissione europea, ho rappresentato con orgoglio i nostri interessi nazionali nel consiglio dei ministri Ue, ma a parte uno stage non ho mai lavorato al Parlamento europeo e ho sempre pensato che prima o poi dovevo fare questa esperienza. Sono ben deciso a dare il mio contributo per un rinnovamento europeo che è assolutamente urgente". Gozi diventa europarlamentare per la Francia dopo che, a fine luglio, era stato nominato dal governo di Édouard Philippe responsabile agli affari europei. Una nomina che scatenò in Italia un vespaio di polemiche e dure condanne da parte della Lega e, all'epoca, anche del Movimento cinque stelle e anche di Carlo Calenda.

Giorgia Meloni e l'ex leader dei cinque stelle Luigi Di Maio chiesero di valutare la possibile revoca della cittadinanza italiana a Gozi.

Commenti