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Casaleggio a Beppe Grillo: "Ora l'avvocato te lo paghi da solo"

Davide Casaleggio ha annunciato a Beppe Grillo che non gli coprirà più le spese legali. Solo nel 2018, l'associazione Rousseau ha dovuto pagare circa 300mila euro in avvocati. Di cui più di 250mila solo per difendere il comico in tribunale

Casaleggio a Beppe Grillo: "Ora l'avvocato te lo paghi da solo"

"I parlamentari non pagano più la quota mensile a Rousseau. Sono più quelli che non pagano che quelli che pagano". Non è un periodo felice per Davide Casaleggio. Nel giro di 24 ore, il figlio di Gianroberto è finito due volte al centro dell'attenzione dei media. Prima per il ruolo avuto nella stesura del piano del governo per l'innovazione tecnologica e digitale del Paese, denunciato da Mariastella Gelmini come un caso di "conflitto di interessi evidente e pesantissimo". Poi per i finanziamenti ottenuti dalla società di navigazione Moby dell'imprenditore Vincenzo Onorato. Due situazioni che hanno finito per peggiorare l'umore di Casaleggio Jr.

Che, per il Corriere della Sera, avrebbe appena annunciato a Beppe Grillo la sua decisione di non coprirgli più le spese legali. "Noi non possiamo né vogliamo più continuare a pagare per lui". È quanto comunicato dal presidente della Casaleggio Associati all'avvocato Andrea Ciannavei, legale di fiducia del Movimento 5 Stelle e dello stesso Grillo. Finora il comico, in qualità di garante del M5s, aveva una sorta di scudo legale. Nel senso che era Casaleggio a pagare le parcelle per conto del guru di Sant'Ilario. "Ora basta", ha pensato Casaleggio dopo avere scoperto che, solo nel 2018, l'Associazione Rousseau aveva speso quasi 273mila euro per il supporto legale "a tutela del garante Beppe Grillo" - clicca qui per saperne di più - tra "spese legali" (176mila e 651 euro), "accantonamenti per rischi" (70mila euro) e "contributi per Associazione Movimento 5 Stelle e Comitati" (26mila e 321 euro).

Va bene che Rousseau, sempre nel 2018, aveva incassato più di un milione di euro sotto forma di contributi di persone fisiche. Ovvero le "donazioni" dei parlamentari grillini. Ma è assurdo, avràpensato Casaleggio, che il 16,6% delle uscite siano legate al vizio di Beppe. Quello di insultare a destra e a manca, ricevendo in cambio la solita querela per diffamazione. "Tanto paga Davide". Pagava. Dato che dal 2020 Grillo dovrà pagarsi l'avvocato. E non sono spiccioli. Nel 2018, per le cause che riguardavano il comico, Rousseau ha previsto di versare soltanto all'avvocato Ciannavei circa 65mila euro. Pagamento rinviato al 2019, ultimo anno in cui è rimasto in vigore lo "scudo penale" per Beppe. Ancora pochi giorni e il fondatore del Movimento non avrà più questo privilegio.

Come l'ha presa? Molto male. I rapporti con il figlio dell'amico Gianroberto erano già ai minimi termini. Ora c'è chi parla di una rottura definitiva, taciuta per non complicare una situazione già difficile. Da tempo i 5s sono in calo di consensi, la leadership di Luigi Di Maio non è mai stata così debole e l'alleanza di governo con la sinistra non piace a nessuno, tantomeno agli elettori pentastellati. Per non parlare dei nervi tesi che si registrano nella "sovrastruttura" grillina. Max Bugani, uomo forte del Movimento e cinghia di trasmissione tra Grillo e Casaleggio, potrebbe presto dare le sue dimissioni. Ufficialmente per evitare il conflitto d'interessi legato al Comune di Roma, dopo che il sindaco Virginia Raggi gli ha affidato le deleghe alla parte digitale dell'amministrazione. Di fatto, riferisce il Corriere, per essere stato scavalcato nella scelta di designare i cosiddetti facilitatori.

Se a ciò si aggiungono i sondaggi che in Emilia danno il M5s al 5%, si capisce che la situazione nel Movimento è tremendamente difficile.

E preoccupante.

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