Cronache

Caserme, bunker, terreni: all'asta i gioielli di guerra

In Friuli si vende il patrimonio immobiliare al confine con l'ex Jugoslavia: prezzi da 444 euro

Caserme, bunker, terreni: all'asta i gioielli di guerra

D urante la guerra fredda c'erano i bunker, le piazzole per l'artiglieria, addirittura le mine atomiche pronte ad incenerire le divisioni corazzate del patto di Varsavia se fosse scoppiato il terzo conflitto mondiale sul fronte del Nord Est. Oggi è tutto abbandonato e in vendita a prezzi stracciati a partire da 444 euro, come scrive il Piccolo di Trieste.

Caserme strategiche per la terza guerra mondiale, linee d'arresto ed ex stazioni dei carabinieri sul confine scomparso con l'ex Jugoslavia sono pezzi di storia finiti all'asta. Sul sito dell'agenzia del Demanio si trova tutto nel dettaglio. Il 2 dicembre scorso è scaduto il termine per la consultazione pubblica sulle «idee e proposte progettuali per la valorizzazione e il riuso della ex caserma E. Toti ed A. Bergamas» a Gradisca d'Isonzo. In rete ci sono ancora generazioni di najoni, che cercano i commilitoni ai tempi della leva conosciuti nella caserma dedicata a Toti, eroe con la stampella della prima guerra mondiale e Maria Bergamas, madre di un caduto che ha scelto il milite ignoto. Negli anni sessanta era la base del II e III gruppo di artiglieria del 33° reggimento che avrebbe dovuto sbarrare la corsa dei carri sovietici verso Milano a cannonate.

In Friuli-Venezia Giulia, come elenca il Piccolo, lo Stato ha messo in vendita decine di terreni, soprattutto per uso agricolo, zeppi di bunker. A Cormons con soli 481,40 euro puoi comprarti un pezzo dell' «ex sbarramento difensivo Borgnano», una delle linee principali d'arresto del Nord Est all'impatto dell'Armata rossa. Dalle parti di Dignano devi sborsare il doppio, 980 euro per «l'ex sbarramento difensivo costituito da terreni con manufatti interrati ad uso bunker, più o meno visibili». Il tutto su 280 metri quadrati non molto lontani da Udine.

In diversi casi le vendite sono andate a vuoto, ma nel 2015 l'associazione del 53° reggimento fanteria d'arresto Umbria ha ottenuto per un affitto annuo di 208 euro la gestione del bunker sul monte Shofnik vicino a San Michele del Carso. Fortificazione con le torrette a fungo, che è stata ristrutturata tornando agli splendori della guerra fredda.

A Pavia di Udine è in vendita una «superficie di 650 mq, sulla quale insistono manufatti militari in cemento interrati» per i soliti 481,40 euro. Per pochi soldi si può acquistare un «ex bunker con una foratura rettangolare, tipo vano per artiglieria bellica» oppure una fortificazione «con torretta».

Il terreno più economico con i resti delle casematte da guerra fredda si trova a Corno di Rosazzo ed è andato all'asta per miseri 444 euro. In vendita a ben 1.400 euro tre particelle a San Giorgio della Richinvelda con il bunker che ricopre probabilmente tutta la parte sotterranea degli 890 metri quadrati.

I gioielli della guerra fredda sono le ex caserme dei carabinieri a Basovizza e Gropada sul Carso triestino, poco distanti dallo storica frontiera titina, che con la Slovenia in Europa non esiste più. Gli edifici sono fatiscenti, ma si possono acquistare rispettivamente per 315mila e 200mila euro. Il 15 febbraio si chiude l'offerta per l'ex commissariato di Opicina, all'imbocco della strada che portava al principale confine jugoslavo di Trieste presidiato dai graniciari di Tito.

Il prezzo di tutto rispetto è 1 milione e 420 mila euro, ma il Demanio precisa che la zona è oggi «principalmente a destinazione residenziale di carattere signorile ad elevato valore di mercato».

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