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L'ultima bufala di Repubblica: fango contro Berlusconi

La macchina del fango rossa sta lavorando a pieno ritmo per delegittimare i leader del centrodestra: l'ultimo attacco è stato per Silvio Berlusconi

L'ultima bufala di Repubblica: fango contro Berlusconi

La macchina del fango contro il centrodestra è partita a pieno ritmo. La sinistra senza idee e senza argomenti da portare ai propri elettori si rifugia nelle solite calunnie contro i leader del centrodestra sfruttando anche la stampa amica. Se Giorgia Meloni viene accusata a gran voce di essere l'erede di una non ben definita tradizione fascista, e viene subdolamente attaccata con immagini sessiste, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini vengono accusati di intrattenere rapporti con Mosca, sfidando così il Patto atlantico. Ed ecco che dopo l'attacco de la Stampa contro Matteo Salvini, già ampiamente smentito, su la Repubblica di oggi è stato Silvio Berlusconi a finire nel mirino della macchina del fango rossa. La Repubblica da giorni lavora a pieno ritmo contro il centrodestra, nettamente in vantaggio nei sondaggi, per tentare l'affossamento e la delegittimazione.

L'ultima cartuccia del quotidiano di Maurizio Molinari è stata sparata contro il Cav. Dalle sue colonne vengono rivelati senza tentennamenti presunti retroscena su quanto sarebbe accaduto a Villa Grande la settimana scorsa dove, a detta di Rep, si stava "consumando la cacciata di Mario Draghi". La verità sulla caduta del governo Draghi è un'altra ed è ben nota, ma in questi frangenti fa comodo alla sinistra, e alle sue stampelle, ipotizzare una stretta trama cospirativa per allontanare il premier, "lui, sì, attestato su una linea atlantica". Così si specifica nell'articolo, sottintendendo che Silvio Berlusconi, che da sempre ha fatto dell'europeismo uno dei valori fondanti della sua politica, non lo sia. Ma è soprattutto su un dettaglio che si concentra l'intero articolo de la Repubblica, con l'obiettivo di screditare Silvio Berlusconi in Italia e a livello internazionale: durante il vertice, secondo il quotidiano, il Cavaliere avrebbe sentito l'ambasciatore russo in Italia e avrebbe anche rivelato parte di quella conversazione ai suoi fedelissimi.

Il retroscena de la Repubblica è stato fermamente smentito dallo stesso Berlusconi con una nota chiara e concisa: "Non ho mai incontrato l'ambasciatore russo, né mai avuto conversazioni telefoniche con lui". Anche una nota di Forza Italia smentisce la "fantasiosa ricostruzione del quotidiano". Stupisce che si "dia spazio a illazioni non soltanto infondate, ma che vanno nella direzione esattamente opposta rispetto alle nostre convinzioni e ai nostri comportamenti". Nella nota si sottolinea un aspetto lapalissiano, che evidentemente non è stato considerato nella stesura del pezzo: "Un leader della caratura internazionale di Silvio Berlusconi, quando desidera avere contatti con leader stranieri lo fa al massimo livello, cosa che con la Russia non avviene da molto tempo". Il Cav non ha certo bisogno di intermediari per discutere con i leader mondiali.

Nella nota si specifica che Forza Italia "è perfettamente allineata" con il governo italiano sul tema bellico e si ribadisce che "la crisi Ucraina ha portato guerra, morte e distruzioni alle soglie dell’Europa, come conseguenza di una guerra scatenata dalla Russia in violazione del diritto internazionale". Una posizione netta e incontrovertibile quella di Forza Italia, già espressa in più occasioni dal leader del partito e dai suoi uomini. E nel sottolineare le responsabilità della Russa nel conflitto, la nota di Forza Italia auspica che "si trovi una strada diplomatica per far cessare questo massacro".

Per questo motivo si suggerisce al quotidiano di "raccontare questi, che sono fatti ben chiari e visibili, piuttosto che raccogliere pettegolezzi mal interpretati o addirittura inventati di sana pianta".

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