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Chiusa la partita dei capigruppo. Ecco cosa succede adesso

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa: "Clima cordiale, l'obiettivo è lavorare con tempi rapidi per risolvere i problemi degli italiani. Nessun caso Ronzulli, quello di capogruppo è un ruolo importante"

Chiusa la partita dei capigruppo. Ecco cosa succede adesso

È durata meno di 40 minuti e si è svolta in un clima cordiale la prima riunione dei capigruppo al Senato. A raccontare del clima da "primo giorno di scuola" è il presidente Ignazio La Russa, che si ferma a parlare davanti alla Buvette di Palazzo Madama. "Tutte le decisioni sono state prese di comune accordo e rapidamente, l’obiettivo è far sì che si lavori sempre così, con tempi rapidi", promette.

I neoeletti presidenti dei nove gruppi parlamentari del Senato, Luca Ciriani per Fratelli d’Italia, Massimiliano Romeo per la Lega, Licia Ronzulli per Forza Italia, Antonio De Poli per Civici d'Italia-Noi moderati-Maie, Simona Malpezzi per il Pd, Barbara Floridia per il M5S, Raffaella Paita per Azione/Italia Viva, Peppe De Cristofaro per il gruppo misto e Julia Unterberger per le autonomie, sono accomunati, assicura La Russa, dalla "consapevolezza che bisogna cominciare a lavorare bene, ognuno nel suo ruolo, per affrontare gli enormi problemi che ha l’Italia". Durante l’incontro è stato confermato il calendario della giornata di mercoledì.

Il Senato si riunirà alle 15 per il voto, a scrutinio segreto, sull’ufficio di presidenza. In gioco c’è l’elezione dei quattro vicepresidenti, tre questori e 8 segretari che ne faranno parte. I senatori avranno a disposizione tre schede e potranno indicare due nomi per le vicepresidenze, due per i questori e quattro per i segretari d’Aula. Un’elezione su cui da giorni si rincorrono le polemiche, con Azione e Italia Viva che denunciano la volontà di M5S e Pd di tenere il terzo polo fuori dai giochi, escludendo il gruppo dagli incarichi istituzionali. "Si inizia male. L'esclusione del Terzo Polo da parte di M5S e Pd sulle nomine istituzionali è grave", ha detto Paita al termine della riunione. "Al momento – ha reso noto la capogruppo di Azione/Iv - la nostra intenzione è quella di non partecipare al voto, ma domani mattina faremo un punto".

Le divisioni nella maggioranza, invece, sembrano superate. La Russa assicura: "Non c’è nessuna questione Ronzulli". La senatrice azzurra è pochi metri più indietro a prendere un caffè al bancone della Buvette e sceglie di non fermarsi a parlare con i giornalisti. "Nel 2001 mi era stato chiesto di scegliere fra il ruolo di capogruppo e quello di ministro, ho scelto di fare il capogruppo. L’ho ricordato oggi in riunione per dire che il ruolo che viene svolto qui non è minore di quello dei colleghi che sono chiamati al governo: significa essere il filtro di tutte le questioni che affronta il Parlamento", ricorda il presidente del Senato.

Qualcuno gli contesta di essere poco terzo per la sua partecipazione alle riunioni sul nuovo governo a via della Scrofa, la sede di Fratelli d’Italia a metà strada fra Camera e Senato, diventata epicentro delle trattative per il nuovo esecutivo, dopo la vittoria del partito di Giorgia Meloni. "Terzo lo devo essere nell’esercizio delle mie funzioni, - ribatte La Russa - non c’è scritto da nessuna parte che non posso partecipare alle riunioni, abituatevi. Nella sostanza sarò più terzo di quanto immaginate". "Non c’è un ruolo che non è adeguato alla Casellati", aggiunge poi rispondendo a chi gli chiede conto di un possibile approdo del suo predecessore al ministero della Giustizia. E saluta con una battuta: "Sono anche presidente dell’Inter Club, se c’è incompatibilità di sicuro mi dimetto, ma da presidente del Senato".

La prima riunione della conferenza dei capigruppo alla Camera, invece, è convocata per domattina alle 10.30. All’ordine del giorno c’è anche la nomina della commissione speciale per l’esame del decreto Aiuti Ter. Ad essere presenti saranno i presidenti eletti oggi: Francesco Lollobrigida (FdI), Riccardo Molinari (Lega), Alessandro Cattaneo (Forza Italia), Debora Serracchiani (Pd), Francesco Silvestri (M5S), Matteo Richetti (Azione/Iv) e Manfred Schulian per il gruppo misto.

Da giovedì, quindi, potrebbero prendere il via le consultazioni per la formazione del nuovo governo.

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