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Conte apre alla Russia: "Lavoriamo perché ritorni nel G8"

Il premier parla dei rapporti fra Italia, Russia e Stati Uniti e conferma la volontà del governo di dialogare con Vladimir Putin e Donald Trump

Conte apre alla Russia: "Lavoriamo perché ritorni nel G8"

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ribadisce i buoni rapporti intavolati in questi mesi con la Russia. E a conferma della sinergia fra Mosca e Roma, arrivano le frasi di Conte nel libro Rivoluzione che uscirà il 7 novembre.

Il governo italiano, conferma il premier, ritiene le sanzioni contro la Russia legittime. Ma non le considera un punto di arrivo che, per il governo giallo-verde, deve essere invece il ritorno a rapporti positivi con il Cremlino. "Ho chiarito alla premier britannica Theresa May che gli accordi di Minsk vanno rispettati e che, ove fossero accertate responsabilità per fatti specifici, è giusto reagire. Ma non condivido le sue perplessità sul ritorno della Russia al G8, perché avere Putin al nostro tavolo faciliterebbe la soluzione di molti dossier". "Le sanzioni sono un mezzo per ottenere qualcosa, non possono trasformarsi in un fine" ribadisce Conte. "Nel mio viaggio del 24 ottobre a Mosca ho rafforzato il dialogo con Putin nella prospettiva di un'interlocuzione stabile".

Rapporti stabili che però non incidono assolutamente sull'asse costruita con gli Stati Uniti di Donald Trump. Anzi, il ritorno della Russia nel G-8 è stato uno dei temi discussi nell'ultima riunione dei grandi del mondo, quando si incontrarono per la prima volta proprio Conte e Trump. Il presidente degli Stati Uniti si era detto favorevole al ritorno di Mosca al tavolo dei grandi, ricevendo da subito il sostegno del premier italiano. "Mi disse nel nostro incontro del 31 luglio: 'Siamo entrambi outsider della politica e rappresentiamo i due governi del cambiamento. Avviamo da oggi un dialogo strategico tra Stati Uniti e Itali'. Aggiungendo: 'Spero che l'Europa segua la leadership italiana sul tema dei migranti. I segnali di attenzione sono stati anche molto concreti: l'Italia ha ottenuto una cabina di regia, congiunta con gli Stati Uniti, sul cosiddetto Mediterraneo allargato".

Il triangolo fra Roma, Washington e Mosca continua a resistere.

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