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Conte mette in guardia Lega e M5s: "Collaboriamo ma decido io"

Dal Canada il premier rivendica l'autonomia nelle scelte da prendere per indirizzare l'azione di governo: "Ho ottimi rapporti con Di Maio..."

Conte mette in guardia Lega e M5s: "Collaboriamo ma decido io"

Sono ben nove le ore di volo che lo dividono dai Palazzi romani. Eppure, nonostante sia lontano dalle polemiche che vedono protagonisti gli azionisti di maggioranza dell'esecutivo giallo-verde, il premier Giuseppe Conte ci tiene a prendersi lo spazio per rivendicare l'autonomia nelle scelte da prendere per indirizzare l'azione di governo. "Collaboriamo, certo - mette in chiaro durante la conferenza stampa alla fine del G7 - ma alla fine sono io a decidere".

Ai cronisti che glielo chiedono, Conte assicura di non si sentirsi per nulla sub iudice. "Ho ottimi rapporti con Luigi Di Maio - assicura - ma io mi assumo la piena responsabilità di guidare questo governo e indirizzarne la politica". Un richiamo esplicito alla Costituzione che suona anche come un avvertimento. E perché il messaggio arrivi anche all'altra metà dello schieramento, poco dopo - rispondendo a una domanda sulla riforma dei trattati di Dublino - infila la frase: "Questo governo non ce l'ha con le Ong". Il riferimento è agli attacchi del ministro dell'Interno e vice premier, Matteo Salvini, nei confronti delle Ong che soccorrono gli immigrati nel Mar Mediterraneo per poi scaricarli sulle nostre coste.

Nei giorni scorsi i silenzi di Conte e le continue dichiarazioni di Salvini e Di Maio su qualsiasi argomento avevano di fatto adombrato la figura del premier. Dal suo staff fanno sapere che il suo intento è di vestire i panni del premier mite e affidabile, una figura lontana anni luce dalle urla da campagna elettorale che arrivano dall'Italia. Ieri, nel frattempo, ha confezionato l'endorsement di Donald Trump. Che, dopo averlo incontrato, lo ha definito su Twitter "un gran bravo ragazzo".

"Lo accoglierò a Washington a breve - cinguetta il presidente degli Stati Uniti - farà un gran lavoro, gli italiani hanno fatto bene!".

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