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Don Biancalani e il presepe con Gesù clandestino sui materassi

Don Massimo Biancalani, il sacerdote che predica l'accoglienza, annuncia la realizzazione di "un presepe su un materasso e appeso dietro il permesso di soggiorno di Gesù clandestino". E su Salvini: "Querelarlo è un dovere morale"

Don Biancalani e il presepe con Gesù clandestino sui materassi

Ennesima provocazione di don Massimo Biancalani, il sacerdote che ha trasformato la chiesa di Vicofaro, a Pistoia, in un alloggio per migranti. Dopo avere cantato "Bella ciao" a messa, usato una foto di Carola Rackete come immagine del profilo di Facebook e querelato chi lo insulta sui social, il prete toscano ha annunciato la prossima realizzazione di un presepe su un materasso, tutto colorato, e appeso dietro il permesso di soggiorno di Gesù clandestino.

"Lo realizzeremo tutti insieme con i ragazzi che pur essendo musulmani sentono tantissimo il Natale - ha detto ad Adkronos - perché nel Corano si parla del concepimento di Maria e della nascita di Gesù che per loro è un profeta importante". Aggiungendo che "La maggior parte di loro sono poco più che bambini, ragazzi giovanissimi che festeggiano con noi, accettano il regalino... Insomma siamo una grande famiglia".

Un messaggio che qualcuno definisce d'amore, nonostante don Biancalani sia da tempo in prima linea per contrastare chi è contrario all'accoglienza a tutti i costi, in primis Matteo Salvini. Ed è proprio nei confronti del segretario della Lega che Biancalani ha confermato, sempre ad Adnkronos, l'intenzione di quererarlo ("Per me è un dovere morale", ha attaccato Biancalani) per il post in cui in leader del Carroccio, su Twitter, aveva scritto che "i cittadini di Vicofaro lamentano scene moleste ad ogni ora del giorno e della notte, compresi rapporti sessuali consumati sul cofano delle automobili".

Poco importa di fronte alla necessità di accogliere, riempiendo la chiesa di materassi, scarpe, zaini e vestiti. "L'unica luce da seguire - spiega don Biancalani - è il Vangelo. Spesso il Vangelo viene messo dietro le spalle e si fa prevalere l'aspetto di mediazione politica anche nella Chiesa: mediare per ritagliarsi degli spazi". Quindi l'attacco al "modello Ruini, approccio che papa Francesco ha raso al suolo, una linea superata. Il punto è che sul territorio c'è ancora tutto un episcopato formato a quella linea. Ma Francesco ci richiama al Vangelo". In effetti, è stato proprio Bergoglio, nel 2015, a invitare parrocchie e monasteri ad aprire le porte per accogliere almeno una famiglia di profughi.

Biancalani è andato molto oltre, arrivando a ospitare nella chiesa di Vicofaro circa 200 ragazzi, vantandosi di essere "diventati un punto di riferimento tra Firenze, Pistoia e anche a Lucca. Ci sono persone che vengono qui solo per dormire o per rifocillarsi, altre per usufruire del nostro sportello medico, sindacale o legale. Solo un 30-40 per cento da noi sono fissi. Anche perché i migranti anche quando arrivano in Italia continuano a essere migranti: si spostano in cerca di lavoro".

Fino all'annuncio del presepe con Gesù trasformato in un clandestino che chiede il permesso di soggiorno. L'ultima provocazione di Biancalani.

Fino alla prossima.

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