Dubbi alla cena di Conte: "Supereremo gennaio?"
22 Novembre 2019 - 13:19I dem hanno paura per i litigi tra i grillini e chiedono a Di Maio di sostenerli in Regione. Conte rassicura: "Nessuna ripercussione di Rousseau sul governo. Non c'è alcun litigio"
Una cena voluta dal presidente del Consiglio, per "fare squadra". Ma, la sera scelta da Giuseppe Conte per la prima cena giallorossa non è tra quelle più indicate, data la concomitanza con il verdetto del voto di Rousseau.
Dopo il Cdm, i ministri si sono ritrovati al ristorante. Oltre al premier, altre 21 le persone presenti a cena, da Luigi Di Maio e Dario Franceschini, fino a Roberto Gualtieri e Teresa Bellanova. Il voto su Rousseau, con oltre il 70% dei votanti favorevoli alle liste pentastellate in Emilia e in Calabria, non avrebbe rovinato l'atmosfera, a detta dei ministri. "Ripercussioni di Rousseau sul governo? Assolutamente no", ha rassicurato il premier, arrivando al ristorante Arancio d'Oro, intorno alle 22.30. Alla cena, il clima sembrava essere disteso e allegro o almeno questo è il messaggio che Conte e i suoi ministri intendono dare. "Vi do una notizia: ho cucinato io", scherza ancora il presidente del Consiglio al termine della cena. E a chi gli a chiesto se basti una cena per placare gli animi, ha risposto: "E se non basta ne facciamo due. Non c'è alcun litigio".
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, però, tra un brindisi e un augurio, non sarebbero mancate le pressioni dei ministri Pd sui grillini, in tema di Regionali, per convincerli a sostenere Bonaccini in Emilia Romagna. I dem, poi, sarebbero proccupati anche dell'eventuale lotta interna al Movimento 5 Stelle, dopo l'ultima votazione su Rousseau, che potrebbe scatenare il caos nel governo. E in quel caso non è detto che l'esecutivo giallorosso reggerà. La paura del Pd è quella di perdere anche l'Emilia Romagna, roccafotte della sinistra, che inevitabilmente avrebbe ripercussioni anche sul Conte bis.
Dubbi e sospetti she si insinuano nei ministri, mentre raggiungono il ristorante. Lo stesso locale che, un anno fa, ospitò la cena tra Conte, Salvini e Di Maio. In quel caso, non portò bene, ma anche questa volta, i fronti aperti contro cui si scontra la maggioranza sono tanti: dall'Ilva al Salva-Stati, passando per la prescrizione.
E tra la maggioranza ci sarebbe, secondo il Corriere, chi ha paura: "Al 26 gennaio ci arriviamo, dopo chissà", sosterrebbero alcuni ministri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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