Dubbi alla cena di Conte: "Supereremo gennaio?"

I dem hanno paura per i litigi tra i grillini e chiedono a Di Maio di sostenerli in Regione. Conte rassicura: "Nessuna ripercussione di Rousseau sul governo. Non c'è alcun litigio"

Dubbi alla cena di Conte: "Supereremo gennaio?"

Una cena voluta dal presidente del Consiglio, per "fare squadra". Ma, la sera scelta da Giuseppe Conte per la prima cena giallorossa non è tra quelle più indicate, data la concomitanza con il verdetto del voto di Rousseau.

Dopo il Cdm, i ministri si sono ritrovati al ristorante. Oltre al premier, altre 21 le persone presenti a cena, da Luigi Di Maio e Dario Franceschini, fino a Roberto Gualtieri e Teresa Bellanova. Il voto su Rousseau, con oltre il 70% dei votanti favorevoli alle liste pentastellate in Emilia e in Calabria, non avrebbe rovinato l'atmosfera, a detta dei ministri. "Ripercussioni di Rousseau sul governo? Assolutamente no", ha rassicurato il premier, arrivando al ristorante Arancio d'Oro, intorno alle 22.30. Alla cena, il clima sembrava essere disteso e allegro o almeno questo è il messaggio che Conte e i suoi ministri intendono dare. "Vi do una notizia: ho cucinato io", scherza ancora il presidente del Consiglio al termine della cena. E a chi gli a chiesto se basti una cena per placare gli animi, ha risposto: "E se non basta ne facciamo due. Non c'è alcun litigio".

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, però, tra un brindisi e un augurio, non sarebbero mancate le pressioni dei ministri Pd sui grillini, in tema di Regionali, per convincerli a sostenere Bonaccini in Emilia Romagna. I dem, poi, sarebbero proccupati anche dell'eventuale lotta interna al Movimento 5 Stelle, dopo l'ultima votazione su Rousseau, che potrebbe scatenare il caos nel governo. E in quel caso non è detto che l'esecutivo giallorosso reggerà. La paura del Pd è quella di perdere anche l'Emilia Romagna, roccafotte della sinistra, che inevitabilmente avrebbe ripercussioni anche sul Conte bis.

Dubbi e sospetti she si insinuano nei ministri, mentre raggiungono il ristorante. Lo stesso locale che, un anno fa, ospitò la cena tra Conte, Salvini e Di Maio.

In quel caso, non portò bene, ma anche questa volta, i fronti aperti contro cui si scontra la maggioranza sono tanti: dall'Ilva al Salva-Stati, passando per la prescrizione. E tra la maggioranza ci sarebbe, secondo il Corriere, chi ha paura: "Al 26 gennaio ci arriviamo, dopo chissà", sosterrebbero alcuni ministri.

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