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Emma Bonino: "Sea Watch è una vergogna dell'Europa e dell'Italia"

La leader di +Europa è intervenuta sul caso della Sea Watch che da giorni è ferma davanti a Lampedusa: "Chiunque va per mare sa che prima salvano le persone, poi si discute"

Emma Bonino: "Sea Watch è una vergogna dell'Europa e dell'Italia"

"Non riesco a pensare che un continente di 500 milioni di abitanti assista senza colpo ferire a 42 profughi che da 10 giorni ciondolano di fronte a Lampedusa. Non riesco ad assuefarmi. Perché questa è una vergogna dell'Europa oltre che dell'Italia". Con queste parole la leader di +Europa, Emma Bonino, è intervenuta sul caso della Sea Watch 3.

La nave è ferma ormai da giorni a largo di Lampedusa. L'Italia è stata chiara: non accoglierà i migranti a bordo. E il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha richiamato alle proprie responsabilità il governo dei Paesi Bassi, la cui bandiera sventola sull'imbarcazione della Ong.

"Mentre questo avviene - ha continuato la Bonino intervenendo all'assemblea del partito -, esattamente come i narcotrafficanti con il proibizionismo, è stato già trovato un altro modo per farli sbarcare quatti quatti, senza scomodare né Salvini né Toninelli, che hanno altro da fare: la barca madre con i barchini figli". La leader di +Europa ha così fatto riferimento al sequestro di un peschereccio, definito come "nave madre", usato dai trafficanti per trainare piccoli barchini di migranti.

"Mi diceva il Capitano De Falco: quello che non si vuole capire è che le persone in mare si chiamano naufraghi. Che diventano poi rifugiati o migranti una volta che sono a terra. Ma quando sono in mare si chiamano naufraghi.

Chiunque va per mare - ha concluso Bonino - sa che prima salvano le persone, poi si discute".

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