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FdI contro Lucano: "Come si giustificherà ora il modello Riace?"

"Interrogherò il governo affinché prenda atto della vicenda e assuma ogni opportuna iniziativa a tutela della legalità", ha dichiarato l'onorevole Wanda Ferro

Mimmo Lucano
Mimmo Lucano

"Mi chiedo come i difensori del modello Riace troveranno il modo di giustificare gli inquietanti scenari che l'inchiesta del Giornale ha rivelato rispetto alla gestione dell'accoglienza da parte del sindaco Mimmo Lucano". Lo ha affermato il deputato di Fratelli d'Italia, Wanda Ferro, commentando l'illecito utilizzo di case in uso allo Sprar e destinate all'accoglienza dei profughi nel paesino in provincia di Reggio Calabria.

Le abitazioni venivano utilizzate per ospitare attori e troupe impegnati nelle riprese di una fiction Rai. "Case ristrutturate e arredate con i soldi pubblici destinati all'accoglienza di migranti bisognosi - ha continuato Ferro - che Lucano avrebbe utilizzato per ospitare gratuitamente Beppe Fiorello e la troupe arrivata in Calabria a girare un film che aveva proprio l'obiettivo di celebrare la vita del sindaco considerato un simbolo dell’accoglienza".

Così FdI si scaglia contro l'ex sindaco di Riace divenuto famoso per il suo "modello" di integrazione e ospitalità. Ospitale sì, con i suoi amici e conoscenti. "Se venisse confermato quanto emerso nell'inchiesta Xenia, e portato alla luce anche grazie alle inequivocabili intercettazioni pubblicate dal Giornale, Mimmo Lucano rappresenterebbe tutt'altro che un modello", ha tuonato l'onorevole.

Ad inchiodare Lucano ci sarebbero alcune intercettazioni telefoniche.

"In una telefonata, il sindaco avrebbe negato ad una collaboratrice la possibilità di ospitare in un alloggio dello Sprar una migrante con quattro figli, in modo da lasciare libero per l'attore l’alloggio che sarebbe stato appositamente ristrutturato", ha continuato Ferro che ha poi promesso un'interrogazione al governo.

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