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Forza Italia si riconosce nelle parole del Colle: "Un governo di rabbia"

Il partito rimarca come il Quirinale sia in sintonia con la politica di Berlusconi

Forza Italia si riconosce nelle parole del Colle: "Un governo di rabbia"

Piace a Forza Italia il discorso di fine d'anno del Capo dello Stato, soprattutto quando calca la mano sugli errori del governo. Errori sia nel metodo, come la compressione dei tempi parlamentari sulla manovra, sia nel merito, come quando tassa il no-profit o ignora i problemi del Sud.

Sono proprio le basi della mobilitazione azzurra contro la legge di bilancio e il fatto che Sergio Mattarella le abbia denunciate autorevolmente conferma che non si tratta di questioni gonfiate per motivi di parte, ma di fatti oggettivamente preoccupanti. «Bene Mattarella - scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Fi Antonio Tajani- che ci richiama al valore della comunità, che difende la centralità del parlamento, il volontariato e la dignità delle divise, che chiede più Stato al Sud, che invita a ridurre il debito pubblico, che vuole un'Italia più influente nella Ue». Gli azzurri raccolgono le sollecitazioni del presidente della Repubblica e si dicono disponibili a seguirle. Quella, dice la presidente dei deputati di Fi Mariastella Gelmini, è «la rotta da seguire. Giovani, lavoro, no tasse sulla bontà e centralità del parlamento. Governo e parlamento non lascino cadere nel vuoto questo lungimirante appello. Noi ci siamo». D'altra parte è anche la seconda carica dello Stato, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, che viene dalle fila di Fi, ad appoggiare le critiche di Mattarella. Ha indicato, spiega, una «strada fatta di unità, condivisione, giustizia, sicurezza, tolleranza, equità», e ha difeso sia le forze dell'ordine che «il mondo del volontariato che non ha pari e che va supportato con ogni mezzo». Su quest'ultimo punto batte Anna Maria Bernini, capogruppo di Fi al Senato, che condivide la «necessità di non penalizzare, come ha fatto il governo raddoppiandone le tasse nella legge di bilancio, la meritoria attività delle associazioni del Terzo Settore e del no profit». Malgrado la lotta delle opposizioni la manovra è stata ormai approvata, ma gli azzurri insistono perché almeno su qualche punto ci siano delle correzioni. La Bernini parla della necessità di «un'azione immediata. Fi continuerà ad impegnarsi perchè l'esecutivo rimedi subito ad una scelta sciagurata che impatta drammaticamente proprio sulle comunità più deboli e disagiate».

Fi intende difendere le istituzioni democratiche da una maggioranza gialloverde che non sembra averne molto rispetto. Per la vicepresidente azzurra della Camera Mara Carfagna, «il richiamo del Capo dello Stato al senso di comunità degli italiani per il bene comune e per lo sviluppo, ricorda a tutti noi i doveri e i privilegi della democrazia, che garantisce a tutti i cittadini diritti, equità, solidarietà, giustizia, sicurezza». E Maurizio Gasparri attacca: «Dovevano aprire il parlamento come una scatola di tonno e invece lo hanno imbavagliato». Il senatore di Fi invita a cogliere l'invito di Mattarella perché in parlamento si discuta «su quanto è avvenuto» e lui si impegna a chiederlo nelle sedi opportune. L'attacco, più che alla Lega, è a «Conte e grillini vari, che si sono comportati più da ultrà che da politici democratici». Anche il caso dell'espulsione dal M5S di De Falco e degli altri, per Gasparri «conferma che quel movimento è guidato da un gruppetto di bugiardelli, dittatorelli, tardo-stalinisti.

Manovrati da due figuri come Grillo e Casaleggio, su cui è lecito pensare tutto il male possibile».

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