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Frecce tricolori, bandiera d'Italia che sventola coi soldi dei privati

Lo Stato non ha soldi. E a salvare la manifestazione dai tagli alla Difesa arrivano gli sponsor. L'Aeronautica si autofinanzia

Frecce tricolori, bandiera d'Italia che sventola coi soldi dei privati

Mentre il comandante Jan Slangen dirige da terra gli Mb 339 che compongono l'ultima nuova figura mozzafiato delle Frecce tricolori», centinaia di migliaia di persone se ne stanno con il naso all'insù, perse nel tricolore che disegna il cielo sopra la base di Rivolto, Udine, Friuli Venezia Giulia.

Benvenuti a casa della pattuglia acrobatica nazionale, l'orgoglio dell'Aeronautica Militare che per il 55esimo anniversario dalla sua fondazione regala una due giorni di brividi e spettacolo. E pensare che la celebrazione che in da ieri incanta visitatori giunti da tutto il mondo, e che oggi attende anche il presidente della repubblica Sergio Mattarella, insieme all'astrovip Samantha Cristoforetti, fino a qualche mese fa non era poi così scontata. Salvata dal baratro della spending review grazie alle sponsorizzazioni private, che hanno trasformato lo speciale compleanno in una vetrina mondiale del made in Italy, decretando il successo di un esperimento che mira a diventare la nuova frontiera del marketing della Difesa. Se le risorse ministeriali scarseggiano, tanto da aver costretto spesso in questi anni a ridurre le esibizioni, figuriamoci quelle per i festeggiamenti, l'Aeronautica Militare è corsa ai ripari cedendo il celebre marchio e, di fatto, inaugurando la nuova formula di autofinanziamento. D'altronde, la Pan è sempre la Pan, e se il soldi per fare le cose in grande allora meglio sfruttarne l'enorme potenziale pubblicitario. Così a marzo si è aperta ufficialmente la caccia ai contributi di privati e istituzioni con un'inserzione a tutta pagina sul Sole 24 Ore . E con tanto di numero di cellulare, quello del generale di brigata aerea Roberto Di Marco. Che non ha più smesso di squillare. Il bando gara ha raccolto in appena un mese le manifestazioni di interesse di oltre 60 sponsor per centinaia di migliaia di euro attraverso pacchetti pubblicitari e stand personalizzati a seconda del peso dell'intervento, che hanno garantito le «condizioni per vivere al meglio un'altra bella pagina di storia del gruppo».

La manifestazione «l'avremmo fatta lo stesso» chiariscono dall'Aeronautica, ma certo «non così». Non con questa magia. Non ospitando pure l'undicesimo raduno dei piloti delle pattuglie acrobatiche di Arabia Saudita, Belgio, Finlandia, Francia, Giordania, Olanda, Polonia, Spagna, Svizzera e Turchia, oltre che tutti gli otto astronauti italiani, per la prima volta insieme. Il gigante Fastweb è stato il primo ad accaparrarsi il logo dell'esclusivo anniversario, in virtù di una la partnership già consolidata da un accordo biennale che riconosce a Difesa servizi spa 600 mila euro l'anno per l'uso del marchio. Oltre ovviamente a un'intesa con Regione Friuli Venezia Giulia, non si sono lasciati sfuggire l'occasione nomi come Breitling, Finmeccanica, Cristiano di Thiene, Alitalia, Eni, Generali, fino alle eccellenze del territorio friulano, da Goccia di Carnia al colosso siderurgico Danieli, e alle più piccole imprese locali.

Fiere di avere la propria insegna attraversata dal tricolore nazionale.

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