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Giorgio Napolitano assente per motivi di salute: "Avrei votato sì al Conte-bis"

Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano ha reso noto che non sarà presente in Senato per motivi di salute ma ha precisato che avrebbe votato la fiducia al nuovo governo

Giorgio Napolitano assente per motivi di salute: "Avrei votato sì al Conte-bis"

Il governo Conte-bis non potrà avvelersi del voto di Giorgio Napolitano. Il presidente emerito della Repubblica, con una nota, ha reso noto che oggi non sarà presente in Senato per motivi di salute.

Napolitano, però, ha voluto far sapere che "come Senatore di Diritto e a Vita" avrebbe dato il suo voto favorevole al nuovo esecutivo "pur di fronte a oggettive difficoltà e alla necessità di meglio definire convergenze politiche e programmatiche e la loro tenuta nel tempo". L'ex Capo dello Stato ha ricordato che il Conte-bis nasce "in un momento difficile" e che dovrà affrontare "il compito indifferibile di predisporre la legge di bilancio per il 2020, e adottare le misure economiche e sociali di cui l'Italia ha bisogno". Napolitano ha, inoltre, rimarcato "l'importanza delle dichiarazioni sulla politica internazionale e sul ribadito impegno dell'Italia nell'Unione Europea, pur in presenza di legittime richieste di riforme". Pertanto "il consolidamento del ruolo dell'Italia sulla scena mondiale è premessa necessaria per la crescita economica e lo sviluppo sociale", ha concluso l'ex presidente della Repubblica.

Le senatrici a vita Elena Cattaneo e Liliana Segre, invece, saranno in Aula e daranno la fiducia a questo governo. La Segre, sopravvissuta alla Shoah, ha spiegato: "Vorrei che questo governo nascesse non solo dalle legittime valutazioni di convenienza politica, ma dalla consapevolezza di uno scampato pericolo e mi attendo che operi per ripristinare un terreno di valori condivisi fatto di difesa della democrazia e principi di solidarietà previsti nella nostra Costituzione". Anche il senatore a vita Mario Monti ha annunciato il suo voto favorevole, seppur con qualche perplessità."C'è in lei, signor presidente nel M5S, un riposizionamento sincero in materia di Europa ed economia?", si è chiesto l'ex premier intervenendo in Aula.

precisando che voterà la fiducia ma poi "di volta in volta valuterò quella che potrà essere la mia opinione", ha concluso.

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