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"Insicuri, mantenuti, incapaci": la base M5s si ribella contro i vertici

Oltre al danno del voto sulla piattaforma Rousseau che lo costringe a correre in Emilia e Calabria, anche la beffa degli insulti dalla base per il Movimento 5 Stelle. Persino gli elettori più fedeli non nascondono una certa preoccupazione

"Insicuri, mantenuti, incapaci": la base M5s si ribella contro i vertici

Il vascello del Movimento 5 Stelle imbarca sempre più acqua. Lo ha ammesso il capo politico Luigi Di Maio dopo il voto della piattaforma Rousseau che ha sconfessato l'orientamento dei vertici che spingevano per disertare le urne in Emilia-Romagna e Calabria ("È vero, siamo in difficoltà"). E lo fa notare anche la base degli iscritti, arrabbiati e delusi dalla parabola discendente imboccata dal Movimento. Sul blog delle Stelle, e sulla pagina Facebook del M5s, il sentiment dominante è un mix di ira e rassegnazione. A cui partecipano, come iene pronte ad azzannare la carcassa, anche chi non simpatizza per il Movimento.

Pioggia di critiche su Facebook...

Sul social network di Mark Zuckerberg, la maggior parte dei commenti al post sull'ultimo voto di Rousseau sono critici. Diego scrive: "Complimenti, che grandissima dimostrazione di democrazia diretta. Il 70% di 27mila voti e spiccioli è veramente un numero impressionante. Ora avete 'mandato pieno' per sparire definitivamente", prima di ironizzare sulla vicenda dell'abitazione dell'ex ministro Trenta: "Ma la 30 ha risolto col trasloco?".

L'analisi di Enrico è spietata: "Non c'è un leader che decide", mentre un utente "mascherato" da Paolino Paperino pubblica una foto degli ex ministri grillini del Conte I commentando: "Case, suv, superbike: così i 5S al potere hanno cancellato la loro povertà". Infine, è la sfiducia a fare da sottofondo al post di Achiropita: "Sinceramente vi vedo moooolto insicuri ultimamente. Non cambierò il mio voto (sarà sempre per il M5s), però dovete essere più sicuri di quello che dovete fare per questo paese che sta andando sempre più giù".

Durissimo Piero, un elettore emiliano che definisce i 5 Stelle "onestoni, incapaci, tassari e mantenuti col reddito. Vi aspettiamo al voto di una regione che vive del proprio lavoro e si suda lo stipendio", con tanto di appello finale: "Emilia, mandiamo a casa a calci gli incollati alle POLTRONE del Movimento".

... E sul blog delle stelle

Situazione simile sul blog delle Stelle, dove qualcuno se la prende con il quesito su cui la piattaforma Rousseau è stata chiamata a esprimersi per decidere se il Movimento dovesse presentarsi o meno alle urne in Emilia e Calabria. "Sono io che non ho capito? Ieri - scrive Alfredo - si è votato solo per decidere se partecipare alle prossime elezioni regionali con nostre liste oppure se osservare una pausa per preparare gli stati generali? Perché i commenti stamattina sia sui giornali, sia in televisione parlano di un voto che sconfessa l’accordo di governo". In effetti, il quesito era: "Votazione sulla pausa elettorale per gli Stati Generali", ovvero il congresso convocato per marzo da Beppe Grillo per fare il punto della situazione dopo la crisi dei consensi che attanaglia il M5s.

C'è chi, invece, preferisce soffermarsi sull'attualità politica. Mettendo nel mirino le ultime mosse del Movimento. "Inutile negare che le alleanze per governare per quanto inevitabili sul momento ci hanno danneggiato. Non puoi ululare NO TAV e poi mettere il cappello al SI TAV da un Governo che ti vede in maggioranza schiacciante. E cosi per TAP, ILVA e altro", l'opinione di GioBar. Una delle tante contrarie all'andazzo preso negli ultimi mesi dai 5s, a cui una fetta importante degli (ex) elettori rinfaccia poca coerenza. Il valore sbandierato dai pentastellati, ora sacrificato sull'altare della governabilità.

E delle poltrone.

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