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Lega: "Via il cippo a Giuliani". La sinistra: "Rispettino il suo sacrificio"

A 18 anni dal G8 di Genova del 2001 e dalla morte di Carlo Giuliani, la consigliera leghista Francesca Corso chiede la rimozione del cippo dedicato al ragazzo morto in piazza Alimonda. Ma la sinistra si ribella: "Si è sacrificato per noi"

Lega: "Via il cippo a Giuliani". La sinistra: "Rispettino il suo sacrificio"

"Pensare che ogni anno, da ormai 18 anni, ci sia chi si raduna a ricordare un uomo, per la cui vita nutro rispetto, quasi a voler dire 'era meglio se fosse morto l’altro', a me fa stare male. Basta strumentalizzare". È con queste parole, pubblicate su Facebook, che la consigliera comunale genovese Francesca Corso (Lega) ha chiesto la rimozione del cippo dedicato a Carlo Giuliani, l'antagonista morto durante il G8 di Genova del 2001 mentre stava per lanciare un estintore contro la camionetta dove si trovava il carabiniere Mario Placanica. Fu proprio quest'ultimo a sparare a Giuliani in un estremo gesto di difesa: era il 20 luglio.

Da allora, ogni anno, la sinistra genovese si riunisce in piazza Alimonda - dove Giuliani è morto - per commemorarne la scomparsa. Ed è proprio in questo periodo, ogni anno, che esplodono le polemiche. A scontrarsi sono sempre gli stessi due fronti: da una parte chi difende la memoria del ragazzo, dall'altra chi invece non tollera la sua beatificazione post mortem. Nel 2017 e nel 2018, due sindacati della polizia, Coisp e Fsp, hanno chiesto - senza riuscirci - la rimozione dal centro di Genova del cippo che ricorda Giuliani. Obiettivo fallito anche con le 10 mila firme raccolte dallo stesso Coisp nel 2015.

"Giuliani ha perso"

Adesso, a riprovarci è una consigliera comunale leghista. "In questi anni, da quando ero bambina, ne ho sentite tante su quella vicenda - ha scritto Francesca Corso - Ma da una sola parte politica non ho mai sentito condanna per quelle persone che in quei giorni hanno messo a 'ferro e fuoco' la nostra città. Il dispiacere per la perdita di un ragazzo è evidente. Ma quel ragazzo aveva deciso di prendere la propria e la vita di un agente dei Carabinieri in mano e di scommettere su una soltanto delle due. Ha perso".

Per l'esponente della Lega, insomma, è giunto il momento di togliere il cippo. Presa di posizione a cui la sinistra genovese, come da tradizione, ha risposto con l'arrocco. "Di per sé questa non è neppure una proposta originale, visto che ogni anno fanno la stessa richiesta altre realtà di destra o sindacati di polizia. Nonostante questo il cippo è e resterà sempre lì", ha scritto il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Maurizio Natale. Che poi, subito dopo, si è speso nell'ennesima santificazione di Giuliani.

Il "sacrificio" del "compagno" Carlo

"Disoccupazione, emarginazione sociale, discriminazioni, periferie abbandonate a se stesse [...] erano i problemi contro i quali Carlo Giuliani lottava insieme a noi e che continueremo a combattere e denunciare. La consigliera si metta il cuore in pace, noi continueremo a ricordare il sacrificio del nostro compagno Carlo e a portare avanti nelle lotte questi ideali", per poi invitare i cittadini a invadere piazza Alimonda "per non dimentiCarlo" (slogan che a Genova ricorre puntualmente ogni 20 luglio).

E infatti, anche quest'anno, è in programma una due giorni di eventi per ricordare il "sacrificio" di Carlo Giuliani tra musica e convegni.

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