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Renzi già 'tradito' dai giovani: alla Leopolda tira aria di passato

La decima edizione della kermesse ha battezzato Italia Viva. Ma nel partito che guarda al futuro i ragazzi scarseggiano

Renzi già 'tradito' dai giovani: alla Leopolda tira aria di passato

La Leopolda si tinge di rosa. Pianti di emozione, completini a tema e bandiere al vento. Tutti pronti per festeggiare il nuovo partito di Matteo Renzi: Italia Viva. Che, a dir la verità, di nuovo per il momento ha solamente il logo. E il simbolino, per di più, non ha riscosso un gran successo sui social dove il vecchio leader del Pd ha lanciato il sondaggio per una scelta che rispecchiasse gli ideali del partito: "Mi piace l’idea che questa nostra nuova casa sia un luogo ricco di partecipazione", aveva scritto Renzi sulla sua pagina Facebook. Vabbè, in fondo, come dicono i primi tesserati del partito targato Renzi, “ciò che conta non è il simbolo, ma quello che rappresenta”.

Peccato che, anche su questo, i renziani non siano ancora molto compatti. La platea della Leopolda 10, la tre giorni fiorentina che ha battezzato la nuova creazione del Matteo della sinistra, è un mix di sentimenti. C’è chi grida al cambiamento, chi rivede nel vecchio premier una speranza per il futuro e chi, invece, ha scambiato la scissione dal Partito Democratico per una nuova battaglia tra i due Mattei. Tra gli altri, i più premurosi tentano di capire cosa si nasconda dietro la nuova “Vù” a forma di gabbiano, per i più coraggiosi invece l’iscrizione al nuovo partito si fa e a convincerli è bastato il proposito green di Matteo: "Per ogni tesserato pianteremo un albero - ha esultato il leader di Italia Viva - si facciano avanti i sindaci”.

Tra gli interventi degli ospiti sul palco si pubblicizzano le idee (ancora un po’ confuse) del nuovo partito italiano. Italia Viva guarda al futuro, quello più ecosolidale di Greta Thunberg, dedito all’accoglienza e con gli occhi rivolti al mondo della robotica. Eppure, nei giorni dell’esordio, a scarseggiare tra il pubblico della ex stazione fiorentina sono proprio i giovani. Riconoscibili dalla T-shirt con la scritta Millennials sono pochi e assonnati, seduti a terra in un angolo della sala. A loro ci pensano i nonni che ammettono di essere lì nella speranza che il loro Matteo riesca a garantire un futuro migliore ai nipotini. Speriamo che Beppe Grillo non gli tolga il diritto di voto.

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