Politica

Liliana Segre si sfila: "Io candidata al Colle? No, è improponibile"

La senatrice a vita ringrazia chi ha fatto il suo nome per il dopo-Mattarella, ma si tira fuori dalla contesa politica: "No, grazie"

Liliana Segre si sfila: "Io candidata al Colle? No, è improponibile"

"No, grazie", ed è così che Liliana Segre si sfila dalla corsa al Quirinale. Già, perché nei giorni scorsi la senatrice a vita, sopravvissuta all’Olocausto e testimone della Shoah, era stata indicata da molti come possibile successore di Sergio Mattarella al Colle.

Era stata la direttrice dell'Huffingtion Post Lucia Annunziata, dal palco del convegno "Metamorfosi, le conseguenze del cambiamento" (organizzato proprio dal quotidiano online) a fare il nome della 89enne per la carica più alta dello Stato, al termine del mandato di Sergio Mattarella, che scadrà nel 2022."Vogliamo far partire da qui, da questo convegno, la proposta di candidare Liliana Segre alla presidenza della Repubblica, per togliere il Quirinale dalla partigianeria della politica", le parole della giornalista e conduttrice di Mezz'ora in più su Rai Tre.

Un’iniziativa immediatamente rilanciata dal direttore di La Repubblica Carlo Verdelli (anch'egli presente all’evento di HuffPost): "Sottoscriviamo una proposta alta e nobile, quale quella di candidarla per sottrarre una carica così importante alla dinamica delle correnti, indicando un simbolo dell'idea che un'altra visione dell'Italia e dell'Europa è possibile".

Bene, oggi la diretta interessata ha spento gli entusiasmi di chi la voleva al Colle. Con una breve nota, la superstite degli orrori del nazismo ha declinato l’offerta: "Ringrazio le persone che hanno proposto la mia candidatura al Quirinale ma, ovviamente, per motivi sia anagrafici che di competenza specifica tale candidatura va considerata improponibile".

Il comunicato termina con un plauso al lavoro al Quirinale di Mattarella: "C’è un presidente in carica che sta svolgendo il suo compito di garanzia costituzionale con rigore ed efficacia e che gode di grande popolarità e prestigio in Italia e all’estero".

Liliana Segre al Quirinale

Nei giorni scorsi, all’idea di candidare la senatrice a vita, erano arrivate aperture bipartisan, dal Partito Democratico di Nicola Zingaretti - "È una grandissima personalità che si presenta benissimo rispetto a un ruolo di questo tipo. Anche da prima di queste ignobili polemiche, è un faro per chi crede nella libertà e nella democrazia nel nostro Paese" - fino a Fratelli d'Italia. Nel centrodestra, infatti, la leader di FdI Giorgia Meloni disse di non avere nulla in contrario, rilanciando però una delle storiche battaglie del suo partito, ovvero l’elezione diretta del capo dello Stato: "Una cosa che si può fare in relativamente poco tempo, con le nuove proposte di legge di iniziativa popolare che oggi hanno un iter agevolato, ci sarebbero i tempi per eleggere in questo modo il prossimo presidente.

Se poi la senatrice Segre si vuole candidare, sarà una candidatura che si prenderà in considerazione".

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