Von der Leyen avvisa l'Italia: "Monitorerò i conti da vicino"
La neo eletta Ursula von der Leyen promette uno stretto monitoraggio dell'Italia ma si dice anche aperta al dialogo. E ora aspetta il nome del commissario italiano
La neo eletta Ursula von der Leyen promette uno stretto monitoraggio dell'Italia ma si dice anche aperta al dialogo. E ora aspetta il nome del commissario italiano

Ascolto delle posizioni dei singoli Paesi e volontà di non avvelenare il clima puntando il dito su qualche Stato membro: sono queste le regole base che contraddistingueranno la presidenza di Ursula von der Leyen.
Nonostante la mancanza della maggioranza schiacciante al Parlamento europeo, la neo eletta von der Leyen si è detta comunque convinta di avere i numeri per portare avanti il suo progetto europeista. L'Europarlamento ha dimostrato grosse spaccature sulla scelta della candidata tedesca alla guida della Commissione. Ma poi è stata lei ad avere la meglio.
I sovranisti di Identità e Democrazia, gruppo di Salvini e Le Pen, hanno votato contro l'ex ministro della Difesa tedesca che però, come spiega La Stampa, non è sembrata spaventata dal dover affrontare la pressione dei populisti di destra, "che il voto europeo del 26 maggio ha mostrato di saper contenere", ma allo stesso tempo non è intenzionata a dettare condizioni a chi non la pensa come lei.
Intervistata dal quotidiano di Torino, sulla possibilità che l'Italia proponga un commissario della Lega, la presidente ha ricordato il "diritto di ciascuno Stato membro a proporre i propri Commissari", così come "il diritto del presidente a chiedere altri nomi qualora se ne ravvisino delle buone ragioni". Ursula von der Leyen non vuole porre nessuna condizione, ma si annuncia come un'interlocutrice attenta alle problematiche italiane.
"La Commissione attuale ha deciso di non aprire una procedura d’infrazione eccessiva - ha spiegato a Repubblica -. La Commissione che presiederò monitorerà molto da vicino la situazione in Italia, così come in altri Paesi. Il nostro obiettivo è di riuscire a investire per stimolare la crescita senza contravvenire alle regole esistenti". La von der Leyen promette così uno stretto monitoraggio dell'Italia ma si dice anche aperta al dialogo.
E adesso tocca all'Italia nominare il suo commissario. Luigi Di Maio aveva assicurato: "Abbiamo sempre detto che il voto delle Europee è stato chiaro e spetta alla Lega la nomina del commissario". Ma l'operazione si fa sempre più complessa a causa delle continue tensioni tra alleati di governo.
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