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Manovra, Fdi al Colle: "Voto scandaloso"

Assalto dei partiti con gli ordini del giorno: ma sono un'arma spuntata

Manovra, Fdi al Colle: "Voto scandaloso"

Via libera definitivo dalla Camera alla prima legge di bilancio firmata dal governo Draghi. Dal Senato, il provvedimento da 32 miliardi è arrivato blindato a Montecitorio, ed è passato con 355 voti favorevoli e 45 contrari. È l'esito di un iter forzato e accelerato per arrivare all'approvazione della manovra prima della fine dell'anno ed evitare l'esercizio provvisorio. Da Palazzo Madama il testo però è arrivato di fatto intoccabile alla Camera, dove sono esplose le polemiche di Fratelli d'Italia, (richiamata dal presidente Fico: «Non siamo allo stadio»), ma qualche mal di pancia sul «metodo» si è registrato anche tra le forze di maggioranza, M5s e Italia Viva. I deputati di Fdi hanno protestato anche con un flashmob davanti Montecitorio e uno slogan: «Maggioranza frantumata finanziaria sgangherata». «Fdi invierà una lettera a Sergio Mattarella, come garante della Costituzione, per denunciare la condotta della maggioranza per quello che è accaduto - spiega il capogruppo Francesco Lollobrigida - abbiamo una manovra che sarà approvata senza che il Parlamento abbia potuto discuterla Quello che è accaduto è scandaloso». Insofferenza anche tra i grillini: «C'è stata la compressione dei tempi per l'analisi di una manovra così complessa, una sola lettura effettiva che indebolisce le prerogative del Parlamento», ammette il capogruppo M5s, Davide Crippa. E c'è l'«insoddisfazione» sul metodo espressa da Maria Elena Boschi, annunciando comunque il voto positivo alla legge da parte di Iv.

Dopo la fiducia sul maxi-emendamento Montecitorio ha passato all'esame i 314 ordini del giorno presentati dai partiti, l'unica arma - spuntata - rimasta per intervenire. Nella sostanza però promesse senza alcun obbligo per l'esecutivo.

Accolto dal governo quello del M5s che chiede un nuovo scostamento di bilancio per finanziare altri ristori per le categorie colpite dalla pandemia. Un altro odg dei grillini chiede di «reintrodurre il tetto massimo dei 240mila euro annui per gli stipendi dei dirigenti pubblici». Quello sui tamponi di Fdi impegna invece il governo a valutare «l'adozione di test gratuiti per i lavoratori tramite la corresponsione di un credito d'imposta alle aziende aderenti, nonché maggiori presidi per la somministrazione dei test sul territorio nazionale». La Lega incassa l'impegno «a cambiare l'erogazione del reddito di cittadinanza. Chiedere il certificato di residenza farà crollare la quantità di possibili truffe su una misura che favorisce i furbetti a danno di persone e famiglie che davvero faticano ad arrivare a fine mese». Soddisfatto il Pd per l'accoglimento dell'odg «sui pericoli e sui danni causati dagli animali inselvatichiti», cioè i cinghiali. I deputati hanno chiesto al governo di riferire anche sulla sterilizzazione per «contenere la popolazione degli animali dannosi».

Forza Italia rivendica invece il merito sui contenuti della manovra sul fronte fiscale: «Meno tasse per tutti. Da dopodomani commercianti e professionisti diranno addio all'Irap e le aliquote Irpef saranno ridotte con guadagni a chi ne ha più bisogno.

Un risultato che, senza la determinazione di Forza Italia, gli italiani non avrebbero ottenuto», dice il capogruppo Paolo Barelli.

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