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Manovra, tensione sui conti. Ipotesi rinvio sulle pensioni

I tecnici del Tesoro potrebbero preparare un piano per spostare di qualche mese il superamento della Fornero

Manovra, tensione sui conti. Ipotesi rinvio sulle pensioni

Il nodo da sciogliere resta sempre lo stesso: il superamento della Fornero. Il Def si è arenato su questo punto e i costi della riforma pensionistica potrebbero portare anche ad uno slittamento dell'entrata in vigore di quota 100. E così al Tesoro si pensa già ad una contromossa: ritardare di qualche mese l'inserimento del nuovo sistema previdenziale. Su questo fornte, secondo quanto riporta Repubblica, ci sarebbero le pressioni del Colle che vorrebbe un ritocco del nuova norma. A preoccupare soprattutto Mattarella sarebbe l'età pensionabile. Un abbassamento a 62 anni come prevede quota 100 potrebbe comunque impegnare le casse dello Stato per i prossimi anni.

Questo aspetto è già stato messo sotto osservazione da parte dell'Fmi e anche da Bruxelles. Anche l'Inps ha mostrato alcune perplessità sollevando dubbi sulla tenuta dei conti. In via XX Settembre si cerca di trovare la quadra. Il ritardo di qualche mese consentirebbe di ultilizzare al massimo il budget previsto, 7 miliardi. Per far partire la riforma da gennaio invece servirebbero almeno altri 600 milioni che in questo momento mancano all'appello. In questo momento, sempre secondo i calcoli dei tecnici del Tesoro, la nuova legge sulle pensioni potrebbe partire da febbraio-marzo. Salvini molto probabilmente non cederà. Già la sera della presentazione del Def era probabile la partenza ad aprile. Poi le parole di Salvini riportarono l'avvio del sistema a gennaio. Ma adesso, dopo i "no" di Upb, Bruxelles e Fmi sulla manovra, qualcosa potrebbe cambiare.

Infine sulle preoccupazioni espresse dal Colle e riportate da Repubblica, il Qurinale fa sapere che "il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non entra nel merito delle scelte sui contenuti della manovra, che appartengono, nei limiti delle norme dettate dalla Costituzione, a governo e Parlamento".

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