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Matteo Salvini: "25 aprile? Celebrazioni tristi e violente"

Il leader della Lega commenta così le celebrazioni del settantesimo anniversario della Liberazione

Foto d'archivio
Foto d'archivio

"Tristezza, violenza e tanta retorica: i fischi alla brigata ebraica a Milano, che mi sembrano da deficienti, alcuni deliri come quello di Ferrero che ha detto che sono nazista, alcuni striscioni di pessimo gusto sulla Lega fascista". Matteo Salvini risponde a chi gli chiede un giudizio sulle celebrazioni del 70mo anniversario della Liberazione. "Mi sembra siano fermi: la storia va avanti. Io porto il massimo rispetto per chi combattè 70 anni fa e che se vedesse da chi è rappresentato ora, magari si arrabbierebbe pure", ha continuato il segretario federale della Lega Nord.

A chi gli chiedeva del discorso del presidente della Repubblica, Salvini si è poi limitato a obiettare: "Sergio Mattarella si impegni piuttosto a portare in Parlamento la discussione sulla legge Fornero". Infine torna sul 25 aprile: "Io non snobbo la festa.

È solo che la violenza non mi piace: se fischiano i partigiani della brigata ebraica, figurati", ha concluso.

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