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Pensioni, c'è l'accordo (ma solo per un anno). Stretta sul reddito 5S

Cabina di regia fiume per Mario Draghi e i capidelegazione: trovato un accordo sulle pensioni e approvata la stretta sul reddito di cittadinanza

Pensioni, verso l'accordo (ma solo per un anno). Stretta sul reddito 5S

È durata più di tre ore la cabina di regia sulla legge di bilancio, che si è tenuta in presenza di Mario Draghi e del ministro dell'Economia Daniele Franco, insieme ai capidelegazione al governo dei partiti di maggioranza e i responsabili economici. La Legge di bilancio è attesa in Consiglio dei ministri domani, dove dovrebbe approdare anche la legge sulla concorrenza. Il nodo principale da sciogliere era quello delle pensioni, sulle quali si sarebbe trovata una quadra di compromesso senza il ritorno alla legge Fornero.

"Si va verso la pensione a 64 anni (anziché 67) mantenendo 38 anni di contributi. In più, ci sarà un fondo ad hoc di 500 milioni per accompagnare alcune categorie all’uscita anticipata dal mondo del lavoro con le regole di quota100", spiegano fonti della Lega esprimendo "grande soddisfazione" per il risultato raggiunto. Non è stato semplice arrivare a questa decisione, che prevede la quota 102 ma solo per il 2022, per poi tornare al regime ordinario e, quindi, alla legge Fornero. Avanti, invece, almeno per il 2022, con opzione donna, e dovrebbe arrivare anche un allargamento della platea dell'Ape sociale per i lavori usuranti. Questa formula sarebbe considerata una mediazione accettabile da parte di tutte le forze di maggioranza, anche dalla Lega, e lascia uno spiraglio di dialogo anche con il sindacato.

La cabina di regia ha messo un freno anche alla misura del cashback, una delle ultime iniziative residue del secondo governo Conte. In questo modo si potranno risparmiare circa 1.5 miliardi di euro, che contribuiranno a finanziare la riforma degli ammortizzatori sociali, per i quali verranno stanziati 3 miliardi in tutto. L'abolizione del cashback sarà accompagnata anche da una stretta sul reddito di cittadinanza. Ci saranno più controlli per limitarne la concessione per chi non ne ha diritto, ma anche una progressiva riduzione dell'assegno a partire dal secondo rifiuto di una proposta di lavoro. Su questo passaggio si è detto d'accordo anche il M5s, che però si riserva di valutare "l'equilibrio complessivo" delle misure che verranno adottate per la rimodulazione di uno dei cavalli di battaglia dei grillini, soprattutto al sud.

Sul tavolo della cabina di regia anche i temi previdenziali dopo il duro scontro di ieri tra il governo e i sindacati. La richiesta del Pd durante il vertice è stata quella di proseguire il dialogo con le parti sociali su pensioni e fisco. Inoltre, si va verso una proroga di sei mesi dell'incentivo al 110% per le villette unifamiliari, pur con un tetto Isee di 25mila euro, mentre il bonus facciate potrebbe essere rinnovato per tutto il 2022, anche se con una percentuale minore, che passerebbe dal 90 al 60%. Giuseppe Conte ha commentato su Twitter: "Come avevamo chiesto la proroga del Superbonus sarà estesa anche alle unità monofamiliari. La misura ideata dal M5S secondo le stime vale 12 miliardi di Pil e 150mila posti di lavoro l'anno. Significa crescita e sostenibilità".

Infine, non figurerebbe il dibattuto nodo della direttiva Bolkestein, con le norme sulle concessioni balneari e gli ambulanti, nel testo del ddl sulla concorrenza che è stato affrontato oggi. Ma fonti di governo sostengono che non è certo l'approdo del testo nel Cdm di domani.

"Forse rimandiamo", ha detto ai giornalisti uno dei presenti alla riunione.

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