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"No a un governo Conte-Tria". Salvini ora detta le condizioni

Ancora tensioni dopo il vertice nell'esecutivo. Salvini presenta il conto: "Non siamo al governo per tirarla a lungo..."

"No a un governo Conte-Tria". Salvini ora detta le condizioni

Il vertice di governo è andato bene, più o meno. Conte, Salvini e Di Maio per ora concordano nel voler continuare questo burrascoso matrimonio. Ma le tensioni restano, inutile nasconderlo. Il premier e il leghista sono ai ferri corti sui conti, schierati su parti diverse e ormai pubblicamente in disaccordo.

Salvini, che - ricordiamolo - è uscito dalle elezioni europee vittorioso sui Cinque Stelle, per ora abbassa i toni. Non vuole lo scontro. Ma ieri ai due colleghi di governo ha dettato le sue condizioni. "Se uno pensa di stare al governo per tirarla in lungo, per crescere dello zero virgola, noi siamo di un’altra idea. Punto", avrebbe detto il leader della Lega secondo il Corriere della Sera. Quello che è certo, e su questo Salvini non farà passi indietro, è che "un governo Conte-Moavero-Tria che ricalca le gesta di Mario Monti, non m’interessa".

Sui rapporti con l'Ue, le procedure di infrrazione e le letterine sui conti, il leghista vuole evitare "scontri" ma non intende neppure mollare la presa. "All’Unione - avrebbe detto -diamo tanto e non chiediamo i soldi degli altri paesi. Chiediamo però di poter utilizzare al meglio i nostri". Quindi "se vediamo che da parte dell’Ue c’è il rispetto e una volontà di discussione autentica del nostro punto di vista. Diversissimo sarebbe se invece emergesse la volontà di castigarci a prescindere". A quel punto sarebbe scontro aperto.

La Lega non intende ripetere le manovre di austerità del passato. Neppure se lo chiede l'Ue. Al quotidiano di via Solferino un esponente del Carroccio sussurra che se la manovra si trattasse "soltanto di definanziarizzare i risparmi che ci saranno, per noi va bene". Diverso è se invece "ci chiedessero le solite lacrime e sangue. Su quello, non ci sono margini di trattativa".

Capitolo Minibot. Lo scontro con Tria non è ancora superato, ma Salvini si dice anche in questo caso pronto a scendere a compromesso. I Minibot, che sono nel programma di governo, non sono un imperativo. "A noi interessa il risultato - dice il vicepremier leghista - bado alla sostanza e non alla forma. Noi abbiamo proposto un’idea per risolvere il problema del debito delle pubbliche amministrazioni.

Se ci sono idee migliori, ne siamo felici".

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