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Il no del ministro Fontana all'aborto: "Lo Stato aiuti le donne a non farlo"

Fontana: "Spesso chi interrompe la gravidanza è spinta da motivi economici, faremo in modo che non sia più così"

Il no del ministro Fontana all'aborto: "Lo Stato aiuti le donne a non farlo"

"Il nostro compito sarà quello di valorizzare la famiglia composta da una madre e da un padre, per creare un'inversione del calo demografico. Senza figli non c'è futuro e mai come oggi. Il calo demografico del nostro Paese è allarmante". Il ministro alla Famiglia Lorenzo Fontana sta lavorando insieme a Matteo Salvini al piano nascite. L'obiettivo è mettere in condizioni gli italiani di tornare a fare figli. "Questo si fa correggendo le storture del nostro sistema fiscale - spiega in una intervista alla Verità - non è giusto che famiglie che hanno figli siano trattate fiscalmente come le famiglie che non ne hanno. Questo penalizza di fatto le famiglie monoreddito e porta a far percepire i figli come un peso, una spesa, quando invece rappresentano un investimento sul futuro".

"Non si possono riconoscere i figli di coppie dello stesso sesso nati all'estero grazie a pratiche vietate in Italia come la maternità surrogata. Va fatto rispettare il divieto, evitando che il ricorso a queste pratiche all'estero si traduca in un aggiramento del divieto in Italia". Nell'intervista alla Verità, Fontana ribadisce la propria contrarietà al riconoscimento dei figli di coppie omosessuali e all'utero in affitto, ma introduce anche un nuovo tema nel dibattito sulla bassa natalità in Italia: l'aborto. Nel criticare l'interruzione di gravidanza, infatti, il ministro leghista spiega che dovrebbe essere lo Stato ad aiutare le donne a non abortire. "In molti casi - argomenta - è per una preoccupazione economica che alcune donne decidono di non avere figli. Mi piacerebbe che lo Stato fosse più vicino a queste donne per far capire loro che, nel dubbio, un figlio è meglio farlo".

Nell'intervista alla Verità, Fontana mette sul tavolo anche le misure per i disabili che il governo gialloverde intende adottare per "favorire l'ingresso nel mondo del lavoro" e, più in generale, rendergli "più accessibile la vita".

"Anche con la vicinanza ai disabili - fa notare l'esponente del Carroccio - uno Stato mostra il suo grado di civiltà".

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