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"Noi imprenditori scavalcati. Serve lavoro, non assistenza"

Massimo Calearo Ciman attacca i 5 Stelle: "Devono creare occupazione e non elargire baby pensioni a chi non ha voglia di faticare"

"Noi imprenditori scavalcati. Serve lavoro, non assistenza"

«Questa manovra sembra una follia, ma se si analizza bene, vediamo che è stata preparata da una parte del governo dotata di esperienza, quella che include il viceministro dell'Economia, Massimo Garavaglia, che ho incontrato all'assemblea degli industriali di Vicenza; e poi c'è l'altra, con dei dilettanti allo sbaraglio, anche se non avrei mai pensato che Luigi Di Maio riuscisse a tenere in piedi l'Ilva». Massimo Calearo Ciman, 62 anni, è il classico imprenditore pane al pane vino al vino. Vicentino, è titolare di un'azienda che opera nella connettività e ha per clienti 28 costruttori di auto. Dà lavoro a oltre 600 persone e ha appena assunto 25 nuovi ingegneri.

Alla sede storica di Isola Vicentina ha aggiunto quelle in Slovacchia («qui non esiste burocrazia: abbiamo completato i lavori in 8 mesi, in Italia ci sarebbero voluti anni») e Tunisia.

E il prossimo sarà un grande passo: lo sbarco negli Usa, a Detroit o a Chicago. Calearo Ciman è stato deputato Pd, presidente di Federmeccanica e dell'Associazione industriali di Vicenza. Da premier, Silvio Berlusconi lo aveva voluto come consigliere personale per il commercio estero. «Bisogna capire - aggiunge - in quale modo questa manovra viene presa dall'Ue. La posizione di Bruxelles, in questo momento, non è violenta. Si avvicinano le elezioni di primavera e il timore è di un'ulteriore crescita del populismo».

Proprio a Vicenza, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha dato un chiaro segnale in direzione della Lega.

«Boccia ha parlato davanti a Luca Zaia, un bravo governatore, e a Garavaglia, molto attento all'economia vicentina. Gli imprenditori in platea? È vero che hanno grosse difficoltà nei confronti del governo, ma allo stesso tempo vedono che l'economia locale cammina e che la Lega non sta facendo male».

Intanto, tra Boccia e l'ex ministro Carlo Calenda è guerra aperta.

«L'assurdo è che in tutto questo la controparte è del tutto assente. Che nel Pd smettano di litigare e diano un segnale. Ma ricordiamo anche il detto di una Confindustria filogovernativa. Che non significa inginocchiata, ma perlomeno dialogante».

Intanto, il vicepremier Matteo Salvini dice di fregarsene di Bruxelles.

«Salvini è un politico molto fine e sta sfidando Bruxelles, facendo vedere che non ha paura. In questo momento è Bruxelles che teme un'avanzata populista in Europa. E poi, ripeto, in Italia manca un'alternativa. Se anche Liberi e Uguali comincia a dar ragione a Di Maio...».

Ai comunisti inquadrati, in fondo, certe cose della manovra non dispiacciono.

«Questo esecutivo è privo di ideologia, ha rotto gli schemi a destra e a sinistra, e mette intelligentemente il popolo davanti a tutto».

E voi imprenditori?

«C'è poco da fare: siamo minoranza. Se riescono a fare ciò che promettono, ben venga. Non esiste più un sistema di interlocuzione con il governo come nel passato. Quelli scavalcano tutti, noi e i sindacati, e arrivano direttamente alla gente. Così il sistema va in difficoltà».

Il premier Giuseppe Conte è convinto che una volta conosciuta la manovra nei dettagli, i mercati si placheranno, spread compreso.

«Lo spero per l'Italia. Si è davanti a un gioco folle dal quale può nascere o il colpo di genio o la follia».

Berlusconi, sui 577 euro, sostiene che fanno solo male.

«Ha ragione. Dobbiamo creare occupazione e non baby pensioni per chi non ha voglia di lavorare. L'Italia è divisa in due: quelli che lavorano e faticano, gli stessi che hanno votato Lega; e poi quelli che hanno scelto i 5 Stelle».

Il maxi debito pubblico è un'eredità dei recenti governi a trazione Pd.

«Il Pd ha sempre raccontato palle: Ci fissiamo all'1,7%, e poi arrivavano al 2,3%. Con la collusione dell'Ue».

La strana coppia Di Maio-Salvini resisterà?

«Qualcuno dice fino alle elezioni europee: se Salvini le stravincerà, mollerà Di Maio. Sarebbe l'operazione giusta per Berlusconi al fine di creare un centrodestra.

Ma io credo che andranno avanti».

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