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Ong Mediterranea, parla Casarini: "Magari avessimo i soldi di Soros"

In un'intervista rilasciata a Lucia Annunziata, Luca Casarini parla dell'Ong Mediterranea e delle fonti di finanziamento: "Abbiamo alti costi, solo il carburante costa 1.500 Euro al giorno"

Ong Mediterranea, parla Casarini: "Magari avessimo i soldi di Soros"

È una delle prime interviste rilasciate da quando, a partire dallo scorso mese di marzo, è protagonista della vicenda Mare Jonio e del braccio di ferro tra la Ong Mediterranea Saving Humans ed il governo italiano. Luca Casarini, noto militante no global all’epoca del G8 di Genova, parla a Lucia Annunziata in un’intervista rilasciata all’Huffington Post.

E parla anche della sua Ong, che contribuisce a fondare nel mese di ottobre. Un’organizzazione battente bandiera italiana, sempre più protagonista dello scontro politico sui migranti: con la Mare Jonio, che a detta di Casarini mediamente può arrivare a costare anche centomila Euro al mese, apre le “danze” in questo 2019 sul fronte migrazione.

L’Ong è la prima a non rispettare l’alt delle autorità italiane nello scorso mese di marzo, quando per tal motivo la Mare Jonio viene sequestrata e Luca Casarini risulta da allora iscritto nel registro degli indagati.

Ma nella sua intervista a Lucia Annunziata, il capo missione in mare della Mediterranea parla soprattutto di bilanci e costi: “Soros alle nostre spalle? Magari”, dichiara Casarini con riferimento alla provenienza dei soldi per mantenere in vita l’Ong.

“Soros purtroppo non ci ha dato una lira – rincara Casarini – Abbiamo fatto anche un video ironico. Per favore caccia due spicci, tanto dicono paghi tu almeno dacceli davvero”.

E poi, quasi un appello: “Non abbiamo grandi finanziatori, anche se a me interesserebbe ci fossero – prosegue infatti il capo missione in mare di Mediterranea – Non mi interessa niente da dove viene il denaro. Ci fossero persone perbene che mettono soldi su questa cosa saremmo felici. Diciamo che finora la nostra è stata Una Raccolta Proletaria”.

Infatti secondo Casarini in realtà gran parte dei soldi arrivano dal crowdfunding lanciato poco dopo la formazione dell’Ong: “Non ce l’aspettavamo – dichiara ancora Casarini – Tante donazioni da 15 e 20 Euro. Raccogliamo mezzo milione di Euro nei primi tre mesi”. Ma potrebbero non bastare, sempre secondo il rappresentante della Ong, perché “Solo una giornata costa 1500 di carburante”.

L’Ong si è potuta aprire però grazie ad un iniziale finanziamento da parte di Banca Etica: quasi mezzo milioni di Euro di prestito con le garanzie offerte da alcuni esponenti di LeU, tra cui Nichi Vendola ed il deputato Erasmo Palazzotto, il quale risulta poi essere capomissione a bordo della Alex, il veliero dell’Ong entrato a Lampedusa.

Nel corso della sua intervista, Casarini poi sembra non voler negare il ruolo politico non solo di Mediterranea, ma anche delle altre organizzazioni: “C’è chi fa politica facendo morire le persone – afferma Casarini, con chiaro riferimento a Matteo Salvini – E chi salva una vita e magari la politica la fa con questo gesto. Io preferisco questa seconda opzione”.

Ed a proposito di politica, l’attacco al leader della Lega e ministro dell’interno appare netto: “Salvini è solo il soldatino di quell'Europa tecnocratica che dice di voler cambiare – afferma Casarini – Lui parla di difesa dei confini. Ma non è vero. Loro in realtà stanno difendendo il confine europeo, alle dipendenze di altri. Altro che sovranità”.

Uno scontro quindi conclamato tra Ong e ministero dell’interno italiano, uno scontro che sembra doversi trascinare ancora a lungo, almeno fino alle prossime settimane estive in cui la pressione migratoria dal nord Africa è destinata a non attenuarsi.

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