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Orgoglio Marchionne: "Siamo i valori dell'Italia nel mondo"

Il ricordo del Drake, la commozione per Schumacher. E alla fine un'asta mozzafiato

Orgoglio Marchionne: "Siamo i valori dell'Italia nel mondo"

Fiorano (Modena) - Ai festeggiamenti per i 70 anni della Ferrari, che si concluderanno oggi tra Maranello e la pista di Fiorano, il ricordo del presidente Sergio Marchionne va soprattutto a lui, il Drake, «ai valori in cui credeva un ragazzo nato a pochi chilometri da qui e che hanno preso corpo proprio su queste strade 70 anni fa, in un'Italia che riemergeva a fatica dalle macerie della guerra». «Quello che Enzo Ferrari ci ha insegnato - ha aggiunto un emozionato Marchionne - vale ancora oggi». I ringraziamenti del presidente hanno abbracciato tutti, gli oltre 4.000 clienti che ieri hanno affollato la tribuna e il circuito di Fiorano, i tifosi, i piloti, «gli uomini e le donne che dal 1947 continuano a dare il loro fondamentale supporto ancora oggi». Il presidente non fa il suo nome, ma è chiaro che un pensiero speciale è riservato a Michael Schumacher, il pilota della F1 che ha vinto di più: «Vi chiedo di unirmi a me in un applauso anche per chi purtroppo non può essere qui, ma che continua ad avere un posto in prima fila nel nostro cuore».

Maranello e Fiorano sono invase da migliaia di appassionati arrivati da tutto il mondo. Non si contano le supercar con il Cavallino sul cofano che rombano sulle strade. Molte quelle noleggiate a suon di euro per provare l'ebbrezza di sentirsi ferrarista in tutto e per tutto. Pieni i ristoranti, lo store, file all'ingresso del Museo da poco rinnovato. A dominare è il rosso. E rossa è la camicia indossata informalmente da John Elkann, l'azionista della Ferrari con la Exor di casa Agnelli, che spicca sotto un completo blu. «È un'emozione essere qui per questo compleanno. Il mio pensiero va al fondatore che sarebbe orgoglioso di vedere tutto questo».

Elkann passa in rassegna le Ferrari di ieri e quelle di oggi, i 500 bolidi arrivati in parata da Milano e le «signore» su quattro ruote partecipanti al Concorso d'eleganza che si terrà oggi. Quattro Eurofighter Tyfoon del quarto Stormo di Grosseto sorvolano intanto il cielo sopra una Maranello in festa. Il presidente Marchionne arriva a Fiorano a bordo di una Gtc4Lusso grigia, ma non è al volante. Per lui c'è un posto nella prima fila della tribuna davanti al gigantesco cubo nero che in serata ha fatto da palcoscenico allo spettacolo creato da Marco Balich che ha ripercorso la storia del mito Ferrari. Nel pomeriggio la grande pedana ha invece ospitato una maxi-asta: 35 le Ferrari contese dal pubblico composto da collezionisti e appassionati, collegati anche via web. Si è partiti da un prezzo base complessivo di 20 milioni. Accanto a Marchionne, il vicepresidente Piero Ferrari («la Ferrari più bella è la Gtb 275 che papà mi donò a 18 anni»), quindi Maurizio Arrivabene, Matteo Binotto, Sebastian Vettel, il presidente della F1, Chase Carey. Ai quali via via si sono aggiunti Kimi Raikkonen, Jean Todt, Niki Lauda, Jean Alesi, René Arnoult e tanti altri. L'asta è durata alcune ore e i rilanci continui e consistenti non sono mancati pur di aggiudicarsi questo o quel pezzo. Tra questi la 458 Italia «mimetica» allestita da Lapo Elkann e acquistata per 300.000 euro.

Il gran finale ha visto LaFerrari Aperta, pezzo da 90 dell'asta e auto simbolo dei 70 anni del Cavallino rampante, battuta per la somma record di 8,3 milioni di euro. Il ricavato sarà devoluto a «Save the children». Superata così la cifra de LaFerrari aggiudicata a Daytona, nel dicembre 2016, per 7 milioni. Sempre ieri un collezionista si è assicurato per 7,855 milioni una 250 Gt Lwb California del 1959.

«Essere il presidente della Ferrari è un privilegio e una grande responsabilità - ha concluso il suo saluto Marchionne -: questa azienda non solo è simbolo di eccellenza, lusso, design e innovazione tecnologica, ma soprattutto rappresenta i valori dell'Italia e dell'italianità nel mondo».

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