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Padoan usa lo spread per spingere il "Sì"

Ora pure il governo si gioca la carta dello spread in vista del refrendum del prossimo 4 dicembre

Padoan usa lo spread per spingere il "Sì"

Adesso anche il governo si gioca la carta dello spread in vista del refrendum del prossimo 4 dicembre. Di fatto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan mette in chiaro un aspetto: "Lo spread italiano in questi anni e sicuramente negli ultimi mesi è andato scendendo. Io ho valutato la discesa dello spread come apprezzamento della politica economica, se questa tendenza viene invertita vuol dire che ci sono timori che questa azione si interrompa", ha affermato Padoan. Insomma per via xx settembre se dovesse prevalere il No con un probabile passo indietro del premier potrebbe esserci una turbolenza sui mercati dettata da un aumento dello spread.

Intanto il governo è sempre alle prese con la manovra e con un braccio di ferro con i sindacati. La legge non convince la Cgil. Il sindacato di corso d'Italia ha affermato che la legge di bilancio non corrisponde "affatto all'urgenza e alle necessità della condizione sociale del Paese". "Non serve a rimettere in moto il Paese, a ridurre le diseguaglianze che sono fortemente aumentate e a ricreare occupazione giovanile e femminile soprattutto nel Mezzogiorno", ha aggiunto il segretario Confederale Danilo Barbi. Per Confindustria, la manovra "tecnicamente non è espansiva", ma fornisce "impulso alla crescita".

Il direttore generale di viale dell'Astronomia, Marcella Panucci, ha criticato le misure sulla spending review, definendole "complessivamente poche incisive".

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