Politica

La politica X Factor fa il boom di ascolti

La politica X Factor fa il boom di ascolti

Martedì la crisi di governo più pazza del mondo è andata in diretta televisiva. Gli italiani hanno deciso di farsi un'idea da soli e hanno premiato con ascolti altissimi qualunque canale si occupasse di politica. In particolare, lo speciale di Rai Parlamento ha sfiorato il 22% di share con circa due milioni e mezzo di spettatori sintonizzati sulla diretta del dibattito in Senato. Bene anche tutti gli altri programmi di informazione. Ad esempio, il maratoneta Mentana ha ottenuto 1 milione circa di spettatori con il 9,2% su La7. Da Ferragosto a oggi ne abbiamo viste di tutti i colori. Salvini sfiducia Conte, Salvini toglie la sfiducia a Conte, Salvini rompe con i 5 stelle, Salvini ricuce con i 5 stelle, Salvini accusa i 5 stelle di aver tramato per far cadere l'esecutivo. Tutti vogliono andare a votare, no, un attimo, c'è una alternativa: Renzi odia i grillini però vuole governare con loro, Zingaretti odia Renzi però lo lascia fare. I padri costituenti non potevano immaginare uno spettacolo simile quando affidarono un ruolo centrale al Parlamento nella formazione delle maggioranze. Di vero e proprio spettacolo si è trattato. E come tale, probabilmente, è stato «ammirato» dal pubblico in cerca di un leader che avesse l'X Factor. D'altronde, tra il Papeete di Salvini, il bikini della Boschi e i vestiti della Cirinnà la politica è diventata pop. L'esibizione di Giuseppe Conte lascia perplessi: sguardo solenne, capello leccato, affonda in un'orgia di avverbi, oggettivamente, fortemente e inevitabilmente. Il brano, cioè il discorso, racconta di mesi umilianti per le istituzioni: ma si sveglia solo ora? «Per me è no» direbbero forse i giudici di X Factor. Tocca a Matteo Salvini. Forse emozionato, va in confusione e dà l'impressione di aver dimenticato le parole. Si passa dalla Madonna a Saviano, dall'inverno demografico al complottismo, un testo incomprensibile. Era il vincitore designato, rischia di non passare le audizioni. «Per me è no». Matteo Renzi è spregiudicato: si rimangia mesi di insulti ai 5 stelle e, per competere con il rosario di Salvini, si inventa un Vangelo, il Vangelo secondo Matteo (Renzi): «Avevo freddo e mi avete accolto». Avevo freddo? «Per me è no». L'ultima parola tocca a Sergio Mattarella, sarà lui a decidere il vincitore di questa edizione di X Factor speciale Parlamento. Indici d'ascolto in salita. Spesso però non coincidono con l'indice di gradimento..

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