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Prove di patto giallo-rosso anche nel Lazio: pronti due assessorati per il M5S

Con l'arrivo al governo degli ex assessori Manzella e Bonaccorsi la giunta Zingaretti va verso il rimpasto: e al loro posto potrebbero arrivare due tecnici graditi al M5S

Prove di patto giallo-rosso anche nel Lazio: pronti due assessorati per il M5S

L’inciucio giallo-rosso arriva anche a via della Pisana. Stando alle voci circolate in questi giorni, il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, vorrebbe blindare la maggioranza “zoppa” in Consiglio regionale con l'aiuto dei consiglieri pentastellati. Un’operazione che, complici le sinergie a livello nazionale, potrebbe essere inaugurata approfittando del mini rimpasto di giunta resosi necessario con l'arrivo al governo degli ex assessori allo Sviluppo Economico e al Turismo Gian Paolo Manzella e Lorenza Bonaccorsi. A rimpiazzare le poltrone vacanti dei due fedelissimi del segretario Pd, infatti, ora potrebbero arrivare due tecnici graditi al M5S.

L’obiettivo da raggiungere è quello di sfruttare l'idillio con i pentastellati per rafforzare la maggioranza del governatore Dem che punta a conquistare il sostegno dei dieci consiglieri grillini. All’intesa, che passerebbe per la nomina di due nuovi assessori in quota pentastellata, starebbe lavorando il vice di Zingaretti, Daniele Leodori. E a vedere nel Lazio un potenziale laboratorio per la “cosa” giallorossa, pronta a presentarsi pure alle prossime regionali in Umbria, secondo le indiscrezioni pubblicate dal Messaggero, ci sarebbero anche Roberta Lombardi, Marco Cacciatore e Devid Porrello. Per quest’ultimo, come condizione per un eventuale accordo, il Movimento avrebbe chiesto anche la presidenza del Consiglio Regionale.

Per fare chiarezza sulla situazione politica oggi è stata convocata una riunione del Consiglio. Ma nelle file dei pentastellati non mancherebbero i mal di pancia. Tra i duri e puri c’è Davide Barillari, che già in occasione della formazione del Conte Bis aveva minacciato le dimissioni, e Valentina Corrado, che nei giorni scorsi ha affidato ai social network un lungo sfogo. “Il fatto che ci sia un governo nazionale con il Pd non implica alleanze territoriali”, ha avvertito rispondendo a chi “sulla stampa nazionale" aveva "ventilato accordi con il Pd in Regione”. “Il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle del Lazio non ha mai deciso come gruppo di fare una alleanza con il Partito Democratico”, chiarisce, spiegando che “quello che è successo a livello nazionale non può essere usato come scusa per promuovere alleanze in regione”. “Solo la malafede o l’interesse personale può giustificare il non capire la differenza tra un accordo in Parlamento e un accordo strutturale sui territori e in Regione dove vige un sistema elettorale diverso a diretta elezione del presidente”, ha scritto la consigliera a conclusione del post. Ma in molti non la penserebbero come lei.

"Non ci stupirebbe un rimpasto di giunta che premi l’asservimento dei Cinque Stelle", commenta il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Regione Lazio, Fabrizio Ghera. "In Regione Lazio l’asse Pd M5Stelle è attivo sin dall’inizio della legislatura e in più occasioni ci sono stati accordi tra i due partiti", ricorda l'esponente del partito di Giorgia Meloni, sentito da ilGiornale.it che spiega come "da quando Zingaretti è diventato segretario del Pd questo percorso di avvicinamento è stato favorito ulteriormente, nel tentativo di sostituire la nuova alleanza a quel famigerato e precario “patto d’aula” sul quale si regge la maggioranza Dem".

"Del resto su molte tematiche i Pentastellati - attacca - sono ancora più a sinistra del Pd e comunque entrambe le formazioni hanno più volte rinnegato i propri impegni con gli elettori per garantirsi reciprocamente porzioni di potere".

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