Politica

Viola all'attacco: "Meloni è il premier? Chiamerò Salvini signora"

Attacco dell'immunologa Antonella Viola a Otto e mezzo. Si parla ancora della scelta di Giorgia Meloni di essere chiamata "il presidente del Consiglio", e in studio ridono tutti

Viola all'attacco: "Meloni è il premier? Chiamerò Salvini signora"

Provocazione della dottoressa Antonella Viola, che da immunolga passa a vestire i panni dei più irriducibili rappresentanti della sinistra, tornando ancora sulla scelta di Giorgia Meloni di farsi chiamare "il presidente del Consiglio". Nell'attacco trova posto anche l'ironia nei confronti del ministro Matteo Salvini.

Gli strali di Antonella Viola sono partiti dallo studio di Otto e mezzo, il salotto di Lilli Gruber, dove le dichiarazioni della immunologa hanno suscitato grandi risate. È proprio la Gruber a chiedere a Viola che cosa pensa della scelta della Meloni di usare il titolo al maschile senza ricorrere al femminile, e la dottoressa non si tira indietro.

Scuotendo la testa e facendo un sorrisetto ironico, Viola commenta: "La discussione verte sul fatto che anche le donne possono avere un ruolo importante nella società. C'è la femminilizzazione del potere. Non credo che Giorgia Meloni abbia problemi a dire 'la colf', non lo chiama 'il colf', se è una donna. Lo chiamerà 'il colf' se è un uomo, ma se è una donna la chiamerà 'la colf'. Non vedo perché noi dobbiamo dire 'il premier' e non possiamo dire 'la premier'. A me sembra italiano".

"Lo fa per due motivi", spiega il direttore responsabile di Libero Alessandro Sallusti, presente in studio. "Uno: perché avendo gli attributi, si sente uomo. Due: per fare arrabbiare Lilli Gruber", conclude. "Ma io non ho problemi", dice allora Antonella Viola, "vorrà dire che mi permetterò di chiamare Matteo Salvini 'la signora vicepresidente del Consiglio'". Grandi risate in studio.

Quanto alle decisioni del governo riguardo al Covid (bollettino solo settimanale, reintegro anticipato del personale sanitario non vaccinato, probabile cancellazione delle multe da 100 euro per chi ha deciso di non sottoporsi all'inoculazione del siero e abolizione delle mascherine nelle strutture sanitarie), la dottoressa Viola definisce come politiche e condivisibili alcune scelte, mentre assurde altre. Bene lo stop al bollettino giornaliero, afferma l'immunologa, che però non è d'accordo per quanto riguarda le mascherine.

"Togliere le mascherine negli ospedali e nelle Rsa, quando il virus sta continuando a circolare, con nuove varianti in arrivo, e il virus dell'influenza... è assurdo", commenta Antonella Viola.

"Se c'è una cosa che dovremmo portare con noi nel futuro dopo questa pandemia è proprio l'uso delle mascherine negli ambienti in cui ci sono tante persone fragili", conclude.

Commenti