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La Raggi: "Ci ho pensato ma non lascio". E Romeo la copre: "Era all'oscuro"

I pm accusano: "Polizze per motivi affettivi". Romeo difende il sindaco: "Non sapeva nulla". Perché allora le ha stipulate?

Virginia Raggi a "Bersaglio Mobile" di Enrico Mentana
Virginia Raggi a "Bersaglio Mobile" di Enrico Mentana

Relazione sentimentale. Questa la causale della polizza. Resta però da capire per quale motivo Salvatore Romeo, ex capo della segreteria politica del sindaco di Roma, abbia intestato ben due polizze a Virginia Raggi. Stando alla sua difesa "per una grande stima e amicizia". Non ci sarebbe stata e non "alcuna relazione" tra di loro. Eppure la dicitura "relazione sentimentale" si trova proprio nella causale dei contratti. Il mistero fa esplodere i sospetti all'interno del Movimento 5 Stelle. Anche perché di polizze, Romeo ne aveva stipulate anche altre sette. Tutte indirizzate ad amici e dipendenti del Comune di Roma. Un po' troppa generosità per uno che guadagna 39mila euro lordi all'anno.

Per difendersi la Raggi sceglie il salotto di Enrico Mentana. "Credo che le difficoltà che abbiamo affrontato in questi mesi avrebbero sfiancato un toro". Ma lei di dimettersi non ha alcuna intenzione. "Non posso dire di non averci pensato - ha detto a Bersaglio Mobile - ma abbiamo un grande progetto per Roma, che i romani hanno scelto, credo meriti rispetto". Per il resto, si è chiamata fuori da ogni accusa. "Quello che è fatto alle nostre spalle non ci può essere addebitato", ha detto invitando Romeo a cambiare il beneficiario della polizza. "Sono lontana da questi strumenti finanziari - ha detto - io sono una di quelli che i soldi li mette ancora nel materasso".

In un lungo post su Facebook, Romeo le dà un alibi. E racconta di aver stipulato diverse polizze vita "perché offrivano un rendimento certo". "Inoltre queste polizze mi offrono,come a tutti gli investitori, la possibilità di incassare il capitale con un riscatto totale o parziale in caso ne abbia bisogno - spiega - questi prodotti finanziari prevedono l'indicazione di un beneficiario terzo in caso di morte del contraente. Quindi, solo in caso di mia morte, eventualità su cui certamente non ho scommesso, il capitale andrebbe all'eventuale beneficiario". Non avendo moglie né figli, Romeo avrebbe quindi deciso di indicare tra i beneficiari le persone che, a suo dire, più stima. E fra queste c'è anche la Raggi, indicata il 26 gennaio 2016 come beneficiario di una polizza da 30mila euro.

Secondo fonti vicine alla procura di Roma, la Raggi sarebbe venuta a conoscenza delle polizze soltanto ieri, durante l'interrogatorio. Sarebbe apparsa sorpresa e si sarebbe messa a ridere quando i pubblici ministeri Francesco Dall'Olio e Paolo Ielo le hanno fatto vedere la causale. "Non ho ricevuto un solo euro - ha scritto oggi il sindaco su Facebook - sto valutando coi miei avvocati di querelare chiunque in queste ore inventi o ipotizzi che io possa aver ricevuto un vantaggio da questa operazione". Romeo ne avrebbe accese ben sette alla San Paolo per un valore complessivo di 92mila euro. In altri istituti bancari, poi, ne avrebbe stipulate altre due per un importo di 40mila euro. "Tra i beneficiari - fanno sapere fonti vicine al dossier - ci sono anche altri attivisti del Movimento 5 Stelle e impiegati del Comune di Roma". Durante l'interrogatorio di ieri, però, emerso che a presentare Raffaele Marra, ora agli arresti con l'accusa di corruzione, alla Raggi sarebbe stato proprio Romeo.

"Prima che su questa storia si costruiscano castelli in aria - ha scritto oggi Romeo su Facebook - voglio dire che mi dispiace innanzitutto aver arrecato danno alla sindaca e a tutto il MoVimento 5 stelle".

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