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Renzi ancora all'attacco del Pd: "Riformista? Va a rimorchio del M5s"

Il leader di Italia Viva sfera Nicola Zingaretti e i dem. E sfida i pentastellati: "Noi andremo in doppia cifra, loro non so..."

Renzi ancora all'attacco del Pd: "Riformista? Va a rimorchio del M5s"

Non sono parole al miele quelle di Matteo Renzi per il Pd, suo ex partito. Il fondatore di Italia Viva, infatti, ha picchiato giù duro intervenendo a Circo Massimo, su Radio Capital. Intervistato infatti da Massimo Giannini, l'ex presidente del Consiglio ha così sferzato il Partito Democratico: "Il Pd? Va a rimorchio dei grillini, che sono fermi. Io pensavo che fossero la casa dei riformisti...". L'affondo dell'ex rottamatore avrà sicuramente un seguito e le repliche dei diretti interessati.

Dunque, nel corso della chiacchierata in radio ha commentato la contesa elettorale in Emilia-Romagna, dove si voterà domenica 26 gennaio. Una tornata decisiva per il centrosinistra italiano che rischia di perdere clamorosamente la regione "rossa" per eccellenza (insieme alla Toscana) e simbolo, appunto, della sinistra italiana. "Mi sento costantemente con Stefano Bonaccini, stiamo sostenendo la lista Bonaccini, che ha scelto anche candidati di Italia viva", le parole del leader di Iv a tal proposito. Ma anche in questo caso non è mancata una stoccata alla compagine dem: "Bonaccini è l'emblema del governo, a differenza di Emiliano in Puglia, che è l'emblema del cattivo governo...".

Dunque, l'ex premier ricaccia al mittente il pensiero di chi lo accusa di voler far cadere il governo: "Ma perché dovremmo voler far cadere il governo che abbiamo contribuito a creare? Ci dovrà pure essere una terza via, se diciamo no a quella porcheria della prescrizione non vuol dire che vogliamo la crisi...", aggiunge.

A seguire, tre stoccate non da poco all'indirizzo di Di Maio and Co. "Dare lavoro alla gente, non il reddito di cittadinanza, questa è la nostra proposta…". E in riferimento proprio al titolare della Farnesina, ecco la frecciatina: "Credo che Luigi Di Maio in questa fase debba fare il ministro degli Esteri. Quando non l'ho visto andare il G20 per una iniziativa politica mi sono permesso di criticarlo. La Farnesina ha degli straordinari professionisti, lavorandoci ho visto professionalità straordinarie, si faccia aiutare…".

Quindi, ecco il terzo "schiaffetto" al M5s commentando la possibile futura legge elettorale del Brescellum (o Germanicum) che prevede una soglia di sbarramento al 5%:"Non è un problema il 5%, noi andremo a doppia cifra, ma nei prossimi anni tornerà la questione di una grande riforma. Comunque, noi il 5% lo facciamo tranquilli, io non so se M5S farà il 5% in Emilia, Toscana e nelle varie elezioni...". In conclusione, ha così chiosato: "Coi sondaggi l'area riformista che guarda meno a sinistra già oggi è al 10%. A me va bene tutto, non sono appassionato, perché tanto da sola nessuna proposta di legge elettorale basta.

L'unica è il ballottaggio con una sola camera".

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