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Roma Capitale delle buche Raggi bocciata da 7 su 10

Roma Capitale delle buche Raggi bocciata da 7 su 10

Momenti difficili per Virginia Raggi. La sindaca di Roma ha perso la sua persona battaglia (e forse la faccia) nell'indicazione di un luogo dove collocare la nuova discarica della città. L'assemblea capitolina, infatti, ha dato parere negativo alla delibera di giunta che indicava nella località di Monte Carnevale (nel quadrante occidentale della periferia romana, a metà strada tra l'aeroporto di Fiumicino e la vecchia discarica di Malagrotta) il sito adatto per la realizzazione della nuova discarica. E questo nonostante la sua maggioranza sia praticamente «bulgara» e monocolore. Ben 12 i consiglieri che hanno votato contro, mentre in quattro si sono astenuti (altri dieci erano assenti). Soltanto in tre hanno votato in favore della delibera.

Nei giorni scorsi era poi uscita anche era apparso un sondaggio dell'Istituto Piepoli che mostrava con evidenza di numeri quanto sia in fase discendente la parabola della Raggi. Come potenziale sindaco (si vota tra 18 mesi), i romani hanno più fiducia in Giorgia Meloni (24,3%) che nell'attuale prima cittadina (17,3%), tallonata a sua volta da Enrico Letta (16,3%) che peraltro non compare spesso in pubblico e che non ricopre alcun incarico politico. Il sondaggio misura anche la percezione del lavoro svolto dalla giunta grillina e il 71% degli intervistati si ritiene insoddisfatto. Tre romani su quattro poi bocciano il lavoro degli assessori. Una Caporetto senza appello.

E come ultima «mazzata» all'immagine della sindaca grillina, ecco l'allarme lanciato ieri dai geologi: Roma capitale delle voragini. Solo nel 2019 se ne contavano più di cento. E per avere un termine di paragone basta spostarsi fino a Napoli (città sotterranea per eccellenza), dove nello stesso arco di tempo se ne sono registrate appena venti. «E basta tornare indietro al 2018 per trovare l'anno dei record - ricorda la geologa dell'Ispra Stefania Niso all'AdnKronos -. Numeri che fanno di Roma la Capitale delle voragini con record europeo e forse mondiale».

Le emergenze a Roma ormai non si contano più: dai trasporti ai rifiuti, dalla sicurezza al traffico. In un tale situazione viene facile chiedere alla prima cittadina un passo indietro. Il voto dell'aula Giulio Cesare ha fatto usare alla leghista Barbara Saltamartini l'espressione «una donna sola al comando». Una donna e una militante grillina cui da molte parti si consiglia un passo indietro e una rinuncia. Ovviamente la sindaca tira dritto ma l'aria inizia a essere irrespirabile sul colle capitolino. E il nervosismo aleggia come una coltre spessa tanto che anche il marito della sindaca è intervenuto con un post sui social postando nomi e cognomi dei consiglieri capitolini del Movimento che hanno votato le mozioni avanzate da Fratelli d'Italia e Partito democratico per far annullare la delibera di giunta sulla discarica di Monte Carnevale. Insomma una sorta di «lista di proscrizione» a uso interno del Movimento per iniziare a fare i conti. Per vedere chi sono i fedelissimi e quelli che non lo sono più. Forse è già iniziata la campagna elettorale. E la lista, prodotta da Andrea potrebbe essere un punto di partenza per le «primarie» con le quali verranno scelti i prossimi («fedelissimi») consiglieri comunali del Movimento Cinquestelle.

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