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Roma dedica una via ad Almirante: M5s vota con FdI, poi Raggi blocca tutto

Il via libera alla mozione di Fratelli d'Italia, anche grazie ai voti del M5s. Meloni: "Vittoria storica". Poi nella notte il tweet della Raggi per bloccare tutto

Roma dedica una via ad Almirante: M5s vota con FdI, poi Raggi blocca tutto

Un voto storico che in Assemblea capitolina passa anche grazie ai voti del Movimento 5 Stelle. Con la mozione di Fratelli d'Italia Roma avrebbe finalmente intitolato una strada a Giorgio Almirante, storico segretario del Movimento sociale italiano (Msi) di cui fu anche il fondatore insieme a Arturo Michelini, Pino Romualdi e Biagio Pace nel 1946. Il voto che, come spiega anche la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, rende omaggio a "uno degli uomini più importanti nella storia della destra e della politica italiana", ha subito scatenato un'ondata di polemiche sul Campidoglio a guida grillina. Tanto che, in piena notte, il sindaco Virginia Raggi ha bloccato tutto.

L'intervento della Raggi è arrivato in piena notte. Lo ha comunicato su Twitter attaccando a testa bassa la mozione di Fratelli d'Italia. "Nessuna strada a Roma sarà dedicata a Giorgio Almirante", ha annunciato il primo cittadino che oggi stesso presenterà una mozione a sua firma per vietare l'intitolazione di strade ad esponenti del fascismo o persone che si siano esposte con idee antisemite o razziali. Questo era stata interpellata sul voto poco ore prima, durante la registrazione della trasmissione Porta a porta, il sindaco, già alle prese con la grana dell'inchiesta sullo stadio della Roma, era caduta un po' dalle nuvole. "Non sapevo nulla, mi sorprende - aveva risposto dopo qualche secondo di incertezza - sono qui e mi sono allontanata dal Consiglio comunale da qualche ora". Poi aveva aggiunto: "Se il provvedimento è passato, vuol dire che i consiglieri si sono determinati". E, alla domanda se lei fosse d'accordo con la decisione, aveva replicato: "Il sindaco prende atto della volontà dell'aula, che è sovrana, come il Parlamento". Qualche ora dopo il cambio (repentino) di idea e l'annuncio del divieto all'intitolazione di una via ad Almirante. Il voto, come ricostruisce anche Repubblica, era infatti passato "con i sì di Fratelli d'Italia, della lista 'Con Giorgia' e con quelli del M5s". Dal momento che il Pd non era presente in Aula, solo il consigliere pentastellato Maria Agnese Catini si era opposta alla mozione.

"Almirante - ha scritto Indro Montanelli - era uno di quei pochi politici cui si poteva dare la mano senza paura di sporcarsela". Eppure, non appena è arrivato il via libera alla mozione di Fratelli d'Italia, si sono levate le critiche della sinistra. E non solo. La Comunità ebraica ha parlato di "una vergogna per la città". "Chi ha ricoperto il ruolo di segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razza, senza mai pentirsene - hanno commentato - non merita una via come riconoscimento". E, mentre la destra ha espresso a più voci soddisfazione, dure critiche sono piovute da Stefano Fassina di Leu che ha parlato di "ferita alla città" e dal Pd capitolino che in un tweet ha attaccato: "Mentre la Capitale sprofonda tra scandali e corruzione, la Raggi e il M5S gettano la maschera e si spingono dove neanche Alemanno aveva osato. Il M5S è estrema destra". La Raggi si è accodata all'odio cieco della sinistra. Una linea che

com/GiorgiaMeloni/status/1007562569090060288" data-ga4-click-event-target="external" target="_blank" rel="noopener">la Meloni non fatica a definire "staliniana".

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