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Salvini: "Guardia Costiera e Marina ​controllino le acque italiane"

Salvini sul caso Diciotti: "Non capisco perché sia andata in acque maltesi". Messaggio ai pm: "Mi arrestino pure"

Salvini: "Guardia Costiera e Marina ​controllino le acque italiane"

Matteo Salvini torna a far sentire la sua voce sul caso della nave Diciotti. Il ministro degli Interni sta giocando un partita dura con Ue e con il Colle proprio sullo stallo della nave Diciotti ferma nel porto di Catania con 177 migranti a bordo. Il ministro critica la Guardia Costiera che di fatto ha salvato i migranti in acque maltesi: "Non ho capito perchè una nave italiana sia andata in acque maltesi, già Malta si volta dall'altra arte dicendo di andare in Italia. Che le navi italiani controllino le nostre acque", ha affermato in un'intervista a Rtl 102,5. Sulle voci di possibili tensioni con il Colle e con il premier afferma: "Non temo l'intervento del Colle. Io non temo nulla, ho coscienza a posto, lavoro benissimo con il premier Conte, c’è una perfetta sintonia. Ieri mi ha chiesto informazioni e io gliel’ho date mentre da ministro e da padre stavo dando indicazioni per far scendere i minori dalla nave Diciotti".

Poi la stoccata anceh per il presidente della Camera che ha chiesto lo sbarco immediato dei migranti: "Con Di Maio lavoro bene, è una persona seria, qualcun altro invece ha tanto tempo per parlare. Mi pare che Fico, ad esempio, faccia e dica l’esatto contrario di quanto fanno e dicono altri esponenti della Lega e dei Cinque stelle". Poi manda un messaggio ai pm che hanna aperto un'indagine: "Se qualcuno mi vuole indagare e qualche procuratore mi vuole interrogare, sono pronto anche domani mattina a spiegare le mie ragioni... Ognuno fa il suo lavoro con coscienza, sono un dipendente pubblico e da ministro dell'Interno mi occupo di sicurezza". Poi Salvini propone la sua ricetta per fermare i flussi migratori: "Voi sapete che in Australia c'è il
principio del 'No way': nessuno di coloro che vengono presi in mezzo al mare mette piede sul suolo australiano. A questo si dovrà arrivare". Infine il ministro degli Interni parla anche del caso Autostrade e frena sull'ipotesi di una nazionalizzazione: "Io non sono per le nazionalizzazioni ma per un sano rapporto tra pubblico e privato, una sana competizione; non sono un ultrà del tutto pubblico o tutto privato ma il pubblico deve controllare".

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