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Salvini vuole la pace fiscale. "Ora nuova rottamazione"

Il pacchetto 2020-21 interessa 435mila persone. Lega: "Intervenire anche sugli anni precedenti"

Salvini vuole la pace fiscale. "Ora nuova rottamazione"

«Bloccare, rottamare, rateizzare cartelle esattoriali impossibili da pagare sarebbe un atto di giustizia nei confronti di milioni di italiani che, dopo pandemia e guerra, rischiano di perdere tutto. Incredibile che la sinistra si opponga» scrive Matteo Salvini sui social rilanciando «la pace fiscale», ovvero la Rottamazione quater. Come spiega il leghista Alberto Gusmeroli, vice presidente della commissione Finanze alla Camera, «la preoccupazione riguarda i periodi 2018, 2019 e 2020 che erano fuori dalla Rottamazione ter, e che non rientrano nella nuova riapertura e le aziende già in difficoltà che le hanno viste aggravarsi e si trovano in arretrato con le imposte di questi tre anni».

La soluzione potrebbe essere una Rottamazione quater «in cinque o meglio ancora dieci anni». Il progetto riguarderebbe multe e cartelle non solo delle attività economiche ma anche dei privati, per tasse comunali come l'Imu o la tassa rifiuti, che le famiglie durante gli anni di pandemia non sono riuscite a pagare.

A meno di un mese dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della riammissione alla Rottamazione ter, Ue, e al Saldo stralcio che ha coinvolto 532mila contribuenti oltre (almeno in parte) a coloro che erano decaduti prima dell'inizio del Covid, si torna a parlare di quel che rimane un grave problema fiscale del Paese, sia per coloro che sono chiamati a pagare che per coloro che devono riscuotere. Ci sono anche le cartelle cosiddette inesigibili, per le quali non c'è speranza che siano pagate a causa di fallimenti o situazioni debitorie molto compromesse. Il loro valore ammonta a circa mille miliardi.

Dopo l'avvio della riforma della riscossione e della riforma fiscale avviate nella legge finanziaria 2022, è arrivato con sentenza dell'11 marzo scorso il no della Consulta alla cancellazione delle cartelle, definita «contraria al valore costituzionale del dovere tributario». Un rebus difficile da sciogliere, anche se con la Rottamazione quater non si tratterebbe di cancellazioni di imposta ma di azzeramento di sanzioni e interessi. Come spiega Gusmeroli, «bisogna intervenire con meccanismi automatici di scarico contabile effettuati direttamente dall'Agenzia delle Entrate per cui, dopo una serie di tentativi di riscossione, se risultati infruttuosi, le cartelle si cancellano dalla contabilità di Stato. Dopo pignoramenti, ricerche sui beni, accertato che non si tratta cioè di furbi, non può essere una colpa non riuscire a pagare le imposte regolarmente dichiarate trovando in difficoltà economica o di liquidità».

Dal primo aprile si torna a dover saldare le cartelle in 60 giorni. Una Rottamazione quater potrebbe se non cancellare, almeno alleviare il problema, che ha trovato nuova recrudescenza a causa delle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina. L'aumento del prezzo dell'energia e delle bollette, di prodotti alimentari quali la farina e l'olio di girasole, oltre che del mais necessario agli allevatori, l'inflazione e l'incubo stagflazione sono solo gli aspetti più evidenti di un'impennata dei prezzi che si teme ancora peggiore, nonostante il governo abbia potenziato i poteri di sorveglianza sull'andamento dei prezzi.

Se il problema delle rateazioni non è ancora esploso, è proprio grazie alle nuove norme del «Decreto Sostegni-ter», che consente di rimettersi in regola a chi non lo fosse con le rate in scadenza negli anni 2020 e 2021: sono stati riammessi ai benefici della «definizione agevolata» i contribuenti decaduti a causa del mancato, tardivo o insufficiente pagamento, entro il 9 dicembre 2021, delle rate in scadenza negli anni 2020 e 2021.

Cinquecentotrentaduemila contribuenti sono tanti ma non tutti.

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