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Selvaggia Lucarelli: "Giusto reddito a ex brigatisti"

A "Non è l'Arena", la giornalista del Fatto Quotidiano difende il diritto delle ex Br a percepire il reddito di cittadinanza. I social la massacrano e non mancano gli insulti, anche per messaggio vocale: "Grandissima tr... comunista"

Selvaggia Lucarelli: "Giusto reddito a ex brigatisti"

"Lo Stato non si deve vendicare" nei confronti degli ex brigatisti "e chiunque finisca di scontare la sua pena è un cittadino uguale agli altri". Quindi ha diritto a ricevere il reddito di cittadinanza. A dirlo, nello studio di "Non è l'Arena", su La7, Selvaggia Lucarelli. Parole che hanno fatto finire la giornalista del Fatto Quotidiano nel tritacarne mediatico. Inaccettabili, a dire di molti utenti di Twitter, la presa di posizione della giornalista in favore degli ex terroristi. Molto simile a quella espressa dal vignettista Vauro.

La polemica, che negli ultimi giorni si era un po' "addormentata" , si è riaccesa di colpo nelle ore successive alla partecipazione di Selvaggia Lucarelli al talk-show di Massimo Giletti. Qui la giornalista ha espresso la sua opinione sul caso di Federica Saraceni, l'ex componente delle Brigate Rosse che percepisce dallo Stato un sussidio di 623 euro al mese. Un diritto di cui, secondo la Lucarelli, deve poter usufruire anche chi in passato si è dato alla lotta armata. "Il lavoro non lo trovano. Non sono più giovani. Sono pregiudicati. Hanno lo stigma. Non ci sarà mai oblio per le loro colpe. Fingiamo che non esistano? Esistono e in uno Stato democratico, che non si vendica, dopo che hanno finito di scontare le pene, sono cittadini come tutti". Così scrive su Twitter la giornalista a corredo di un audio inviatole su Facebook in cui un hater la apostrofa come "grandissima tr... comunista di mer..".

Non solo insulti, ma anche critiche civili alla giornalista. "Vallo a dire ai familiari a cui hanno sterminato figli, mariti, mogli, fratelli, genitori. Dillo alle vittime delle BR o della mafia. Totò Riina o Brusca meritano pure uno stipendio e mille scuse per la detenzione? È questo ciò che pensi?", scrive uno. "Il linguaggio è pesante e questa persona è un cretino. Ma ieri sera avevi torto marcio", controbatte un altro, mentre un terzo commenta: "Selvaggia, la penso diametralmente opposto a te, ma non mi permetterei mai di offenderti. Io prediligo il dialogo alle offese. Buona giornata". Solidali la maggior parte dei followers, compresa la conduttrice Rita Dalla Chiesa: "Ignobile il messaggio che ti è arrivato. Ma sul resto, come puoi immaginare, non sono d’accordo. Reinserimento nel lavoro, a fine pena, sacrosanto. Reddito di cittadinanza per chi ha fatto guerra allo Stato con morti e feriti, no.

Ti abbraccio".

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