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Sondaggi, tempo di analisi: bene la Lega, male il Pd

Il 2018, dal punto di vista dei sondaggi, sorride alla Lega, ma non al Pd. Il centrodestra unito è ancora maggioritario nel Belpaese. Leggero calo dei grillini

Sondaggi, tempo di analisi: bene la Lega, male il Pd

Gli ultimi giorni dell'anno sono utili per fare una sintesi di quanto hanno raccontato i sondaggi nel corso di tutti e dodici i mesi. Le formazioni politiche, del resto, si preparano alle elezioni europee di maggio. I leader guardano alle statistiche, cercando d'interpretare e anticipare i possibili scenari del futuro.

Una media dettagliata delle rilevazioni annuali è da stata pubblicata da Agi/YouTrend. L'anno che ci stiamo per lasciare alle spalle ha di sicuro sorriso alla Lega che, dopo l'exploit ottenuto alle politiche, ha rafforzato i consensi, toccando punte superiori al 30%. La sintesi individuata dagli analisti si attesta attorno a questa cifra: 31,1%. Male, invece, il Partito Democratico, che ha subito un calo drastico dei consensi: la media della rilevazione corrisponde al 16.7% del totale.

Il 2018 ha fatto registrare una parziale battuta d'arresto per il MoVimento 5 Stelle, la cui crescita è stata rallentata pure dal fatto che molti storici elettori sono divenuti contendibili da Matteo Salvini e dal Carroccio. La fonte citata, in ogni caso, racconta di un risultato ancora positivo: 26%. Ma i grillini, stando a questi numeri, diventerebbero il secondo partito, abbandonando così la prima piazza, che era stata raggiunta alle scorse elezioni. Il centrodestra, in primis Forza Italia, è in fase di riorganizzazione. Difficile, considerata pure l'odierna mutabilità elettorale, distribuire certezze. Un discorso simile si può fare per Fratelli d'Italia, che sembra stabilmente ancorato alle percentuali che hanno sempre contraddistinto il partito guidato da Giorgia Meloni.

Vale la pena, tuttavia, sottolineare un aspetto: se si votasse domani, secondo le medie dei sondaggi appena pubblicate, il centrodestra, nella sua versione unitaria, supererebbe di gran lunga la fatidicia quota del 50%.

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