Politica

"Sono orgogliosamente italiano". Così Salvini zittisce chi gli dà del fascista

Piazze gremite per il leader leghista. I (pochi) contestatori non vogliono farlo parlare. Ma lui li zittisce sempre con una battuta

"Sono orgogliosamente italiano". Così Salvini zittisce chi gli dà del fascista

Sono sempre i soliti. Aspettano che Matteo Salvini parli a un comizio per far partire i cori di protesta. Lo accusano di essere un fascista, lo attaccano per aver chiuso i porti ai barconi carichi di immigrati e lo invitano a lasciare il governo. Il leader del Carroccio non si fa mai scalfire dalle proteste. Anzi, risponde sempre per le rime mettendoli a tacere con battute graffianti e talvolta divertenti. Oggi, per esempio, durante un comizio a Melfi, a chi gli urlava "populista, fascista, sovranista", si è limitato a rispondere: "Sono orgogliosamente italiano..." (guarda il video).

"Aggiornatevi, aggiornatevi siete vecchi!", ha replicato Salvini oggi durante il comizio in Basilicata dove fra una settimana gli elettori saranno chiamati a rinnovare il governatore e il Consiglio regionale. "Non disturbate me, ma quelli che sono qui ad ascoltare - ha detto il leader del Carroccio - state zitti oppure andate da un'altra parte". Anche nei giorni scorsi c'erano state le stesse identiche scene. I soliti contestatori anti democratici - una claque di pochissime persone - ha provato a interrompere i comizi del vice premier leghista infastidendo i presenti che erano accorsi ad ascoltarlo. Eppure le piazze continuano a essere gremite. "Se fossi venuto qui tre anni fa per un comizio in questo parco, sarei stato io solo con l'altalena", ha ammesso davanti alla platea che lo ha applaudito a Lauria, in casa dei "Pittella brothers", da dove ha avviato ieri mane il tour, il secondo in poco meno di sette giorni, tra i comuni della Lucania, storica roccaforte del centro sinistra.

A Villa D'Agri alcuni contestatori hanno accolto Salvini urlando "buffone" e "vergogna". "Mi vergogno di qualcuno che si vergogna di chi difende l'orgoglio e la sicurezza del popolo italiano - la risposta del ministro dell'Interno - se vi trovate male in Italia prendete i barconi e fate il tragitto opposto a quello dei migranti". Anche a Marsicotevere non è mancato qualche fischio da parte dei soliti esagitati. Ma il leader leghista li ha messi al loro posto con una battuta: "Fatevi sentire! Non ci sono più i contestatori di una volta: la mattina fatevi un uovo sbattuto... Meno canne e più uovo sbattuto!" (guarda il video). E ancora: durante il comizio a Potenza, a chi protestava contro la stretta sull'accoglienza, ha detto che avrebbe fatto controllare i loro nomi. "Sicuramente - ha chiosato - saranno disposti ad accogliere i migranti a casa loro... Non limito la generosità di nessuno. Cari compagni, pagate voi, non gli altri".

Di giorno in giorno le contestazioni, però, si fanno un po' più violente. Oggi, a Melfi, non c'erano sono quelli che gli urlavano "populista". A uno di loro Salvini ha detto: "Guarda che per me è un complimento, amico mio...". Dopo la battuta, però, alcuni si sono messi a fargli il gesto del dito medio. A quel punto il ministro dell'Interno ha alzato il tono della voce: "La mamma dovrebbe dirti che il dito medio è da maleducati...

".

Commenti