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"Contro Ue accuse strumentali". ​Manovra divide Renzi e il Colle

Il Presidente difende il progetto europeo. Ma Renzi: "Tutto secondo le regole"

"Contro Ue accuse strumentali". ​Manovra divide Renzi e il Colle

È una difesa a spada tratta dell'Unione Europea quella che mette in campo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, impegnato in un convegno a Gorizia. Un discorso in cui descrive un "modello di convivenza unico", diverso dalla "burocrazia oppressiva" di cui spesso si parla, e in cui sembra far affiorare uno stoccata al premier Renzi.

"Troppe volte, nella dialettica interna e internazionale, l'Unione europea viene criticata", dice il Quirinale. E non è difficile trovare un possibile destinatario di questo messaggio nel primo ministro, che alla prospettiva di una lettera in arrivo da Bruxelles aveva parlato di "differenze minime", che non avrebbero comunque cambiato la manovra.

Al contrario, il Colle sottolinea "una critica anche severa ma costruttiva" e "spinte ideali all'altezza dei tempi e della storia", sottolineando che il progetto europeo necessita di essere "coltivato quotidianamente", senza evocare "velleitariamente la costruzione di nuove barriere".

Una risposta, per quanto indiretta, dallo stesso Renzi è arrivata poco dopo, con il premier che - al forum del Mattino - ha detto: "Io non vedo un'Italia contro l'Europa, noi lottiamo per l'Europa, per l'Europa dei padri".

E aggiunge: "La nostra manovra è perfettamente legittima e regolare, si basa sulle regole europee, più su uno spazio di azione su terremoto e immigrazione che le stesse regole europee prevedono, nella definizione clausole ed eventi eccezionali".

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