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La strana alleanza Renzi-Di Maio che fa tremare Conte

Il governo è sempre più diviso in due blocchi. Da una parte Pd e Conte, dall'altra Renzi e Di Maio. Divisi su quota 100 e lotta all'evasione, ma d'accordo sul tetto al contante. Una strana intesa che rischia di far saltare tutto

La strana alleanza Renzi-Di Maio che fa tremare Conte

Il governo Conte può davvero saltare sulla manovra? L'accordo "salvo intese" raggiunto in settimana in Cdm sul Documento programmatico di bilancio sembrava il primo passo verso un rasserenamento generale che, invece, non c'è stato. Ormai nella maggioranza è un tutti contro tutti. Anche se dalle schermaglie degli ultimi giorni emerge una contrapposizione tra due blocchi.

Da una parte Pd e Conte, dall'altra Renzi e Di Maio. Proprio così. I due leader di Italia Viva e Movimento 5 Stelle, anche se da posizioni diverse, lavorano per sfiancare l'esecutivo. Tutto il contrario di Zingaretti, che ha trasformato il primo abboccamento di agosto con l'ex premier del governo gialloverde in una corrispondenza d'amorosi sensi che potrebbe culminare in nuove elezioni con Conte candidato del Pd. A dirlo - secondo un'indiscrezione trapelata dai palazzi romani - sarebbe stato lo stesso segretario dem. Sensazioni diverse in casa Italia Viva. Da giorni Renzi è sul piede di guerra sui provvedimenti oggetto dell'intesa dell'infuocata notte del 14 ottobre, come quota 100 e tetto al contante, oltre alla stretta sulle partite Iva. Proprio su quota 100 si consuma lo scontro con Di Maio, che sullo scivolo pensionistico si gioca un bel pezzo della reputazione sua e del presidente Inps, Pasquale Tridico. Fra lui e Renzi, su questo tema, la distanza appare incolmabile. Forse.

Perché un punto in comune tra Matteo e Giggino c'è: la lotta contro l'abbassamento del tetto al contante, da 3mila a 1000 euro. Scontata l'ostilità di Renzi. Infatti fu proprio lui, da premier, a innalzare di tre volte la soglia abbassata in precedenza dal governo Monti. Meno prevedibile, invece, la mossa del capo politico dei 5 Stelle, che sul carcere fino a 8 anni a chi evade più di 50mila euro ha posto un ultimatum al governo. Ma un conto sono i grandi evasori, un altro i liberi professionisti - commercianti e imprenditori - che dovrebbero adeguarsi all'abbassamento del tetto dotandosi di un Pos. "Saremmo anche d'accordo se queste rappresentassero delle vere misure anti-evasione finalizzate ad individuare ulteriori risorse per lo Stato", si legge sul blog del Movimento 5 Stelle. Su questo tema Renzi e Di Maio viaggiano a braccetto. Una strana alleanza che fa tremare non poco Conte.

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