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Gli Usa: usato il plastico. Per i russi l'ordigno nascosto nella valigia di un turista

Negli alberghi di Sharm El Sheik le guardie di sicurezza usano dei falsi detector bomba per controllare auto e bagagli. Lo rivela la stampa britannica. L'ordigno che il 31 ottobre avrebbe fatto saltare per aria su Sinai il volo russo uccidendo i 224 passeggeri, sarebbe stato piazzato a bordo forse da un inserviente di un resort, proprio nel bagaglio di uno dei turisti. Una bomba fabbricata- secondo fonti del Dipartimento di Stato Usa- con esplosivo al plastico C4 di tipo militare.

Il quotidiano politico finanziario di Mosca, Kommersant , citando «fonti statali» denuncia come la tragedia dell'Airbus321 sia stata la «conseguenza di un tradimento all'interno dei servizi segreti egiziani». Sembra che prima del decollo, personale sconosciuto abbia avuto accesso al volo passeggeri. I giornalisti del Sun britannico hanno visto usare dagli addetti alla sicurezza nei resort sul Mar Rosso, anche dopo la tragedia, dei finti aggeggi per individuare l'esplosivo. Si tratta di sistemi farlocchi venduti a diversi Paesi proprio da truffatori inglesi, che adesso languono nelle galere di sua Maestà come James McCormick, che diventò ricco piazzando i falsi detector in Irak. Oppure Gary Bolton che era riuscito a venderne oltre mille prima di venir ammanettato. Il problema è che a Sharm El Sheik continuano a utilizzarli dimostrando quanto sia fallace la cornice di sicurezza. Paul Beaver, analista inglese, interpellato dall' Independent ha spiegato che la truffa tecnologica aveva coinvolto almeno sei Paesi prima di venir scoperta due anni fa. «Non hanno alcun potere di individuare nulla e servono solo a far provare alla gente un infondato senso di sicurezza» ha dichiarato l'esperto. «Gli operativi dello Stato islamico li conoscono bene e sanno che non offrono alcuna protezione ai posti di blocco» ha aggiunto. Il Foreign Office era informato dei falsi detector bomba di Sharm El Sheik, ma il governo inglese sostiene che ci sono anche altre procedure in atto per individuare gli esplosivi. Il punto è che nel mirino degli investigatori per il volo russo precipitato ci sono proprio i controlli all'aeroporto della località turistica egiziana, che ha lasciato passare la probabile bomba.

Sul fronte del terrorismo l'unica notizia positiva è la conferma dell'uccisione, lunedì, di Ashraf Ali Hassanein al Gharabli, la mente dell'attentato al consolato italiano al Cairo, mentre cercava di scappare alla periferia della capitale.

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