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Il volantino choc dei bolognesi rossi: Salvini impiccato a testa in giù

Immediata la risposta del leader della Lega: "Ecco la sinistra violenta che sa solo odiare. L'unica nostra risposta è il sorriso"

Il volantino choc dei bolognesi rossi: Salvini impiccato a testa in giù

Argomentazioni valide, dati fondati e statistiche? Niente di tutto ciò: gli attacchi rivolti a Matteo Salvini sono esclusivamente di carattere estremamente violento. Il recente caso riguarda una serie di volantini choc creati e distribuiti tranquillamente dalla sinistra bolognese, che ha "civilmente" pensato di ritrarre l'ex ministro dell'Interno a testa in giù con la dicitura "impiccato". La denuncia è arrivata via social da parte dello stesso leader della Lega che ha pubblicato anche le foto della vergogna, dalle quali si vede che le locandine sono state liberamente affisse per le strade della città. Pronta è stata la risposta del segretario federale del Carroccio: "Ieri a Bologna volantini dal titolo 'L’'mpiccato' con la mia faccia capovolta, distribuiti dai 'bravi ragazzi' della sinistra violenta, che sa solo odiare. L’unica risposta possibile è il nostro sorriso, amici".

Violenza contro Salvini

Non è la prima volta che l'ex premier subisce un attacco del genere: già ad agosto è stato reso protagonista di una vergognosa vignetta tedesca che lo ritraeva appeso a testa in giù, legato a un palo con affissa la bandiera italiana. Il tutto con al di sotto una piazza colma di persone armate di bastoni, martelli e accette. E pochi giorni prima la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Stefania Giovinazzo aveva evocato Piazzale Loreto: "Attento caro 'Ruspa', la storia ci insegna che passare dall'avere le piazze gremite di persone che applaudono a finire a testa in giù, è un attimo".

Nella giornata di ieri gli antagonisti sono andati all'attacco di Salvini, costringendo la polizia a ricorrere all'utilizzo degli idranti contro lanci di bottiglie e fumogeni. Gesti di violenza che avevano l'obiettivo di zittire il leader leghista il quale però è riuscito a conquistarsi il PalaDozza, luogo simbolo storico della Bologna rossa. L'ex ministro, che rappresenta il leader politico più bersagliato dai centri sociali e dagli esponenti della maggioranza giallorossa, ha commentato la vicenda: "Pensate se qualcuno della Lega andasse a disturbare le manifestazioni altrui.

Questi 'democratici' signori che odiano le Forze dell'ordine e vorrebbero vedermi appeso a testa in giù sono il peggio che l'Italia abbia da offrire".

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